A vedere questa foto ci si rende immediatamente conto che dieci anni di MotoGP sono un’infinità, il mondo delle corse oggi è un altro. Il 2010 fu il primo anno della Moto2 con motore Honda, ma c’erano ancora la 125 ed il monogama Bridgestone. Valentino Rossi, fresco di 9° titolo mondiale, si sarebbe infortunato al Mugello e di lì a breve avrebbe firmato con Ducati. Ecco, Valentino è uno degli unici due piloti che ancora corrono in MotoGP. L’altro è Aleix Espargarò, in alto a sinistra nella foto, quasi irriconoscibile vicino al compagno di squadra Mika Kallio con i colori del Team Pramac.
E poi, subito affianco, Marco Simoncelli con la Honda San Carlo del Team Gresini. Anche lui fresco di titolo, in 250 però, pronto a correre una stagione da far capire a tutti che su di lui si poteva contare. Per lo spettacolo, per la velocità, per lo stile. Era l'erede naturale di Valentino. E la foto lo rende ancora più grande, impossibile da non guardare. Lo sguardo si blocca un momento e ti si stringe il cuore.
Il Sic divide il box con Marco Melandri, lasciato a piedi da Kawasaki l'anno prima. Due omonimi nella stessa squadra, come in Ducati con Iannone e Dovizioso cinque anni dopo. Lo vedi in basso a destra il Dovi, guida una Honda HRC a fianco di Pedrosa e vuole lottare per il titolo. In questi giorni la foto l’avrà guardata anche lui, pronto ad accettare una chiamata da Alberto Puig nel caso in cui le condizioni di Marquez non dovessero migliore in tempo. Per ora ci sono una ricca pensione ed il motocross.
Ma di pensionati d’elite ce ne sono diversi nella foto, a cominciare da Jorge Lorenzo che nel 2010 vincerà il suo primo titolo in MotoGP. E poi Casey Stoner, ad un passo dal divorzio con una Ducati che proprio non si riesce a guidare e i problemi fisici che si faranno pressanti. Corre con Nicky Hayden, il Kentucky Kid, un altro che ci ha lasciati troppo presto per uno scherzo balordo del destino. Sopra di loro Alvaro Bautista e Loris Capirossi con la Suzuki: difficile immaginare che sarebbero arrivati al titolo mondiale dieci anni dopo, con un 4 cilindri in linea (e non più un V4 come all'epoca) di gran lunga più efficace di quello sviluppato da Yamaha.
Al centro della foto poi c’è Colin Edwards, texano vero che oggi insegna ai ragazzini ad andare in moto e a sparare col fucile nel suo Texas Tornado Boot Camp. Corre con il Tech 3 di Poncharal assieme a Ben Spies, altro americano trapiantato dalla Superbike che l’anno successivo andrà a sostituire Valentino Rossi nel Team Factory Yamaha, senza però entusiasmare.
E poi quasi nascosto c'è Hiroshi Aoyama, l’unico giapponese in griglia che oggi lavora come Manager per il Team Asia in Moto3 e Moto2, mentre in alto nella foto con la tuta delle pagine gialle spagnole c’è Hector Barberá, che dopo qualche brutta storia con la legge si trova gareggiare nella British Superbike. Per ultimo abbiamo lasciato Randy de Puniet, il francese che correva sponsorizzato da Playboy e che oggi corre nella Moto E. Randy ha ricordato il suo ultimo podio in MotoGP ottenuto proprio in quell'anno a Silverstone, quando Andrea Dovizioso vinse la sua unica gara in HRC.
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