Difficile da nascondere il malcontento che aleggia in casa Ferrari al momento. A testimoniare e persino rimarcare una situazione di difficoltà che forse nessuno si aspettava – e che proprio a nessuno sembra andare giù – è stato l’episodio verificatosi ieri al momento del richiamo di Leclerc ai box.
Quest’ultimo si è infatti lasciato andare a un pesante insulto in francese, “Putain de sa race”, distintamente sentito dal team radio e catturato dalle registrazioni. Letteralmente si tratta di una maledizione lanciata a una persona o a un gruppo di persone, traducibile più o meno con “Maledetto tu e la tua razza”.
Non esattamente l’insulto più comodo in un periodo simile, va detto. Ma – riflessioni razziali a parte – la vicenda non fa che evidenziare il confronto quotidiano con una vettura che sembra poco all’altezza e un parallelo con la Mercedes al momento del tutto improponibile.
Ma – più di ogni altra cosa – aggiunge un nuovo tassello in quella che appare come una vera e propria storia di intolleranza alla guida di una Ferrari per Leclerc e Vettel, e all’appartenenza a un marchio che resta uno dei più forti al mondo, come di recente confermato da Brand Finance e dall’indagine targata Ales Market Research.
Un’intolleranza impossibile da non reperire nelle parole di Leclerc, sempre improntate a sottolineare una distanza con la vettura e al “tanto lavoro da fare”, con un plurale che sembra però avere come unico destinatario il team tecnico:
"Oggi è stato difficile nascondere la mia frustrazione, questo è certo. Ma non cambia quello che ho fatto in macchina. Io ho provato a dare il massimo come sempre, ma era veramente difficile. Abbiamo fatto 2 pit stop lenti per piccoli problemi, mentre sui rettilinei non riusciamo a sorpassare nemmeno con il DRS aperto. È molto difficile ma è questa la adesso".
E non a caso le imprecazioni di Leclerc sono arrivate in risposta alla comunicazione di rientro ai box, mentre il pilota era alle prese con le difficoltà di un doppiaggio.
Con tutta evidenza, ha dimenticato di spegnere i microfoni, cosa che non ha mancato di segnalare nel post-gara, scusandosi per le parole pronunciate e motivandole con una “frustrazione nel rientro ai box per i due pit stop lenti e per la fatica mostrata durante i sorpassi”:
"Sono desolato per il team radio, sarebbe stato decisamente meglio spegnere il microfono dopo il pit-stop, non l’ho fatto di proposito", ha dichiarato Leclerc in serata.
Malgrado una brillante partenza in Belgio, con due sorpassi da manuale, è ancora rimasto fuori dalla zona punti. Diversi problemi tecnici alla vettura hanno vanificato lo sforzo e palesato di nuovo i limiti di questa vettura.
Come se non bastasse, dall’altra parte c’è da fare i conti con il campione del mondo in carica Lewis Hamilton al top della forma, ieri in testa per tutti i 44 giri a Spa-Francorchamps, con il compagno di squadra della Mercedes Bottas al secondo posto e Max Verstappen della Red Bull a completare il podio.
Mentre dal lato Ferrari, con Vettel tredicesimo e Leclerc quattordicesimo, si resta distanti anni luce dalla brillante vittoria registrata su questa stessa pista la scorsa stagione dal pilota francese.