Takaaki Nakagami è, con tutte le probabilità, alla sua ultima stagione in MotoGP. Ai Ogura in Moto2 è in crescita costante e Idemitsu, lo sponsor che spinge (e paga) per avere un pilota giapponese nella massima serie, potrebbe sostituirlo a fine stagione. Il fatto che Honda abbia messo in pista una moto così diversa rispetto a quella delle ultime stagioni poi non ha aiutato nessuno, nemmeno lui che la “vecchia” RC213 la conosceva bene. E che, ad oggi, soffre i diktat di Marc Marquez in termini di sviluppo: “Il nostro punto debole è la mancanza di feeling con l’anteriore”, ha spiegato il giapponese a Motrosport-Total. “Nel team ufficiale potrei avere l'opportunità di portare avanti lo sviluppo in una direzione completamente diversa, ma questo non è possibile quando guidi per un team satellite. A volte è difficile. E a volte troppo difficile da accettare, ma dobbiamo adattarci e sfruttarlo al meglio”.
Lo sviluppo invece, svela Nakagami, è affidato esclusivamente alle mani di Marc Marquez: “Tutto dipende dalle indicazioni di Marc, se dice no a qualcosa vuol dire no per tutti i piloti. Se qualcuno dice di sì, ma Marc dice di no, significa comunque no" . E la sensazione è che, dopo gli ultimi GP, l’otto volte campione del mondo abbia ancora meno voglia di scendere a compromessi. E per il giapponese, come per gli altri piloti Honda, non resta che adattarsi: “Lui è uno dei migliori piloti in griglia - ha ammesso Taka - Conosce molto bene la Honda. Le sue indicazioni come pilota ufficiale sono molto importanti, anche per noi. Poiché la moto di quest'anno si basa su un concetto completamente nuovo e dobbiamo ancora capirlo tutti”.