Da giovanissimo era una sorta di cavallo pazzo e ne era pure consapevole, tanto da rendersi conto che uno così con Valentino Rossi sarebbe durato poco. Lo ha raccontato Enea Bastianini, svelando di aver detto no, in passato, proprio a Valentino Rossi. Erano gli anni in cui la VR46 Accademy prendeva forma e Bastianini era già nel motomondiale. “Non sentivo il bisogno di esserci e di far parte di quel progetto – ha detto in una intervista a motorsport.com - visto che ero già in campionato, a differenza di altri ragazzi che forse non erano ancora al Mondiale. Ero con Fausto Gresini e tutta la sua squadra. Mi sono sempre trovato bene con loro e ho preferito allenarmi da solo. Diciamo che all’epoca è stata una scelta da pazzo, perché la proposta di Valentino di correre per lui l’avrebbe accettata chiunque, ma ho preferito andare per la mia strada sapendo com'era il mio personaggio. Soprattutto da giovane, ora sono cresciuto e sono cambiato, ma da bambino ero molto, molto testardo".
Testardo e pure un po’ (troppo) eclettico, con Bastianini che ci ha messo un po’ a calarsi nei panni dello sportivo disciplinatissimo e allenatissimo che è adesso. In passato quel rifiuto gli è anche costato qualche giudizio negativo, ma mai da Valentino Rossi e dagli altri di Tavullia, con cui i rapporti sono rimasti sempre ottimi: “La VR46 è una grandissima potenza all'interno della Coppa del Mondo – ha aggiunto il Bestia - E crescere da solo, senza poter contare sull'aiuto di nessuno o allenarsi con altri piloti o ricevere consigli da Valentino, mi ha reso le cose più difficili. In ogni caso per me non è stato un problema, il merito è stato mio e delle persone che hanno creduto in me dal primo momento, come ha fatto Fausto Gresini”.
Nessun rimpianto, insomma, e, anzi, la consapevolezza che sia andata meglio così, senza nlla togliere comunque al progetto dell’Accademy e al personaggio di Valentino Rossi. “Valentino Rossi è tra i sei piloti di tutti i tempi con cui vorrei correre insieme a Casey Stoner, Marc Márquez, Kevin Schwantz, Mick Doohan e il Sic. Quello che Valentino Rossi ha fatto nelle corse in moto e per le corse in moto è sotto gli occhi di tutti. Il suo ritiro ha lasciato un vuoto enorme ed è logico che si cerchi qualcuno che occupi la sua posizione, anche se quello che ha fatto è qualcosa di unico e irripetibile . È ovvio che mi piacerebbe, non dico occupare la sua posizione, ma essere ora il pilota italiano di riferimento. Senza dubbio per me sarebbe un ottimo risultato. Chi non vorrebbe i tifosi di Valentino Rossi? Ma bisogna meritarseli e ce la sto mettendo tutta”.
Quanto al futuro, infine, Bastianini non parla di mercato, ma è chiaro che continua a vedersi con Ducati, come ha detto anche il suo manager Carlo Pernat in più occasioni di recente. Difficile, però, capire oggi se sarà nel team ufficiale oppure ancora nel Team Gresini ma con trattamento da ufficiale. Quello che è certo, invece, è che il Bastianini di oggi è totalmente diverso da quello che tanti anni fa disse no persino a Valentino Rossi: “Ho capito che solo con il talento non si arriva da nessuna parte, servono altre cose, ho cercato di modificare il mio metodo di lavoro a casa e anche l'approccio nel box con gli uomini della squadra”.