Il Coronavirus ha colpito anche il motomondiale. Il lungo stop imposto dalla pandemia ha fatto crollare le entrate nelle casse del Circus, per questo nelle ultime stagioni il salario dei protagonisti si è ridotto del 20%. In media tra il 2021 e il 2022 i piloti incasseranno 11,5 milioni di euro in meno. A pesare nel calcolo percentuale anche l’assenza di atleti dal cachet d’oro e ormai fuori dal gruppo come Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, e il minor contributo degli sponsor, poco interessati ad inserire i loro adesivi sulle moto dato il cambiamento nel metodo di fruizione delle gare da parte dei tifosi, non più meramente televisivo.
In pratica, se prima del Covid la cifra sborsata dai team era di 58 milioni di euro circa in totale, oggi siamo a 47. Il meglio retribuito resterà Marc Marquez con 15 milioni. 6,5 milioni toccheranno invece all’iridato 2020 Joan Mir, mentre il campione in carica della Yamaha Fabio Quartararo si dovrà accontentare di 4, come l’altro portacolori della Suzuki Alex Rins. Per quanto riguarda Ducati il discorso è diverso. Pecco Bagnaia e Jack Miller riceveranno 3,8 milioni a testa in quanto a Borgo Panigale hanno preferito calmierare le spese per i piloti a favore di quelle per lo sviluppo.
Due milioni a testa sarà la paga della coppia Aprilia formata da Maveric Vinales e Aleix Espargaro, mentre in KTM Brad Binder e Miguel Olivera riceveranno un complessivo pari a 3,6 milioni di euro. Infine, poco meno spetterà agli hondisti Pol Espargaro, Alex Márquez e Takaaki Nakagami.