Mentre Red Bull continua a giocare un campionato a sé, lontana anni luce dalle avversarie in questa stagione di Formula 1 2023, le altre scuderie si contendono di weekend in weekend il ruolo di "primo degli altri", battagliando per un terzo posto sul gradino del podio che vede alternarsi Aston Martin, quasi scomparsa dopo un inizio di campionato da grande protagonista, Mercedes, McLaren e Ferrari.
La scuderia di Maranello, che nel 2023 con il fine settimana appena concluso a Spa, ha portato a casa solo tre podi in ben dodici gare, fatica a trovare una continuità che faccia presagire l'ombra di un futuro prossimo più roseo, con weekend che alternano buoni risultati a domeniche da dimenticare. In Belgio, durante un fine settimana con sprint race, la rossa si è dimostrata fin da subito competitiva, con un Charles Leclerc in pole position (grazie alla penalità in griglia di Max Verstappen) e risultati incoraggianti nelle due sessioni di qualifiche e nella gara breve del sabato. C'erano quindi tutti i buoni propositi per vedere un Gran Premio finalmente incoraggiante sia sul fronte Leclerc che su quello Sainz, salvo poi scontrarsi con un'altra realtà dopo curva uno, al via della gara: un incidente con Oscar Piastri ha infatti portato Carlos Sainz a un ritiro obbligato, a causa degli enormi danni alla monoposto con pancia e fondo visibilmente compromessi.
Un ritiro che fa segnare il primo zero stagionale per lo spagnolo della Ferrari, al contrario dei due di Leclerc collezionati a inizio campionato con il DNF per problemi tecnici in Bahrain e l'incidente al via con Lance Stroll in Australia. Così mentre il monegasco della rossa porta a casa il terzo podio stagionale, con un bottino di 15 punti in campionato, per Sainz arriva il primo pesante zero sul tabellone del 2023: Leclerc si sposta così in quinta posizione nella classifica piloti alle spalle di Verstappen, Perez, Alonso e Hamilton e a pari punti (99) con Russell, mentre Sainz si ferma a quota 92, settimo nel campionato al giro di boa della pausa estiva.
Considerando il terribile via di stagione di Charles Leclerc, con due ritiri in tre gare, il sorpasso del monegasco sullo spagnolo non farà sicuramente piacere a Sainz, che in questi mesi ha più volte sottolineato la posizione di vantaggio nei confronti del compagno di squadra: non è un segreto che tra i due - soprattutto quest'anno con il cambio di team principal da Mattia Binotto a Fred Vasseur - si sia creata una normale competizione tra compagni di box, con la volontà di entrambi di diventare prime guide in una squadra che, attualmente, continua la politica del "entrambi i piloti con uguali possibilità e occasioni".
Ma mentre la stampa spagnola, in sostegno di Sainz, da qualche mese attacca duramente Leclerc e la gestione Ferrari, sostenendo che Vasseur abbia evidenti preferenze nei confronti del monegasco, il risultato di Spa proprio prima della pausa estiva non aiuta lo spagnolo, e il suo forte entourage, a deviare le attenzioni nella sua direzione. Guardando le statistiche infatti a favore di Leclerc oggi non ci sono solo i punti in classifica ma anche il peso dei risultati ottenuti: il monegasco infatti è il detentore di tutti e tre i podi che la Ferrari ha conquistato nel 2023 con il terzo posto a Baku e in Belgio e il secondo in Austria.
"Sainz è un pilota con un grande metodo di lavoro e un'ottima costanza - ha recentemente detto il team principal Vasseur - mentre Leclerc ha dei guizzi di talento che conosco bene" come a voler sottolineare, nonostante abbia più volte ripetuto di non avere ad oggi nel team un dichiarato primo e secondo pilota, che con Leclerc si possa puntare a qualcosa di straordinario, soprattutto in condizioni di grande difficoltà come quelle viste in questa stagione così complessa.
Ad appesantire in modo ancora più evidente la già complicata situazione in casa Ferrari c'è sicuramente la posizione contrattuale dei due piloti, entrambi a fine contratto alla fine del 2024. Da una parte Carlos Sainz, che ha più volte chiarito l'intenzione di voler firmare il rinnovo il prima possibile, dall'altra un Charles Leclerc che - nonostante la fede ferrarista sempre dichiarata - sembrerebbe richiesto da altre scuderie della massima serie e questo potrebbe giocare a suo favore in una fase di rinnovo.
Così mentre davanti a loro Red Bull corre verso il terzo titolo mondiale consecutivo per Max Verstappen, in casa Ferrari ci si concentra su una lotta tra compagni di squadra che a fine stagione potrebbe essere più importante di quanto si possa pensare. Per i futuri contratti, per le forze in campo, per strategie, richieste e soprattutto per quel ruolo da prima guida che entrambi vogliono così tanto.