“Penso che la squadra abbia trovato un po' di stabilità e l'intera transizione durante l'inverno sia stato un compito duro e difficile per loro. Siamo contenti dei risultati finora? No, non credo” - a parlare è Lin Jarvis, che esordisce così quando gli chiedono se Yamaha e RNF rinnoveranno l’accordo per la fornitura delle moto anche per il prossimo biennio. Parole che il manager inglese prova a correggere subito dopo, aggiungendo: “Ma direi che dal punto di vista della squadra stanno facendo bene. Abbiamo tempo fino alla fine di giugno per prendere la nostra decisione, ma sono ottimista sul fatto che rinnoveremo con RNF”. Fin qui siamo alle dichiarazioni, ma i retroscena dicono tutt’altro, soprattutto adesso che Suzuki ha deciso di uscire di scena e tutti gli assetti precostituiti dovranno essere rivisti.
Da tempo, infatti, si mormora di un riavvicinamento tra Yamaha e Valentino Rossi che potrebbe portare a un colpo di scena clamoroso: l’interruzione del rapporto tra Team Mooney VR46 e Ducati per stringere un nuovo accordo con Yamaha. Fantamercato, sia inteso, e nessuna certezza circa l’esistenza di trattative in corso, ma è chiaro che qualche ammiccamento c’è oggi come c’è stato in passato. Il binomio Rossi-Yamaha, infatti, ha fatto la storia delle corse in moto e anche da un punto di vista del marketing rappresenterebbe un approdo importante in un momento in cui il mercato moto è in sofferenza per via della crisi dei chip. E’ altrettanto chiaro, però, che al momento la M1 non è una moto appetibile e che nessuna ragione di marketing potrà essere mai abbastanza forte da giustificare lo scambio tra una Yamaha M1 e una Ducati Desmosedici.
Quello che è certo, invece, è che dopo aver perso le concessioni e trovandosi quindi nella necessità di macinare più chilometri con meno slot a disposizione, Aprilia è intenzionata a dare vita a una squadra satellite. Ed è in quest’ottica che Razlan Razali e Massimo Rivola si stanno già parlando, con alcune indiscrezioni giornalistiche dalla Spagna che riferiscono di un accordo praticamente già chiuso per il biennio 2023/2022. Su quello che resta di Suzuki, invece, hanno già messo gli occhi quelli del Team Leopard, che potrebbero anche scegliere di non affiliarsi con gli altri costruttori presenti e di continuare con le Suzuki di questa stagione, visto che sono comunque moto ottime e che lo sviluppo per il 2023 non farà registrare particolari cambiamenti nelle performance. Intanto, però, Carmelo Ezpeleta sta lavorando su altri due fronti: uno per convincere Suzuki a una retromarcia e l’altro, laddove il primo proposito dovesse fallire, per introdurre un nuovo costruttore… strizzando l’occhio alla Cina.