image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Ma il mondiale 2020
non varrà come gli altri

  • di Alberto Capra Alberto Capra

29 giugno 2020

Ma il mondiale 2020 non varrà come gli altri
Tredici gare al posto di venti. Cinque doppiette. Zero tempo tra una gara e l'altra e ora anche l’infortunio di Dovizioso. Inutile girarci intorno: il mondiale 2020 non sarà un mondiale come gli altri e il suo valore, quando si parla di sport...

di Alberto Capra Alberto Capra

Tredici gare al posto di venti. Cinque doppiette. Pochissimi giorni tra una gara e l'altra. E ora anche l’infortunio di Dovizioso. Che valore avrà il mondiale 2020?

Una domanda retorica, s’intende, perché è ovvio che, in un’annata che ci ha fatto seriamente dubitare che un campionato potesse iniziare, tutto ciò che arriva è oro colato. Lo diciamo e ce lo diciamo tutti, ogni giorno: prendiamo e portiamo a casa, godiamocelo per quello che si può, anche senza pubblico, anche se tutto sarà un po’ più strano, un po’ diverso. Ma la domanda resta. Perché è di sport che stiamo parlando e lo sport ha a che fare con il capire chi sia il più forte a fare una cosa (saltare in alto, nuotare, guidare una motocicletta). E, insomma, questo mondiale 2020, fatto in questa maniera, sarà in grado di rispondere a questo interrogativo? Perché oggi (ieri) è successo al Dovi - infortunio alla clavicola, durante una gara di motocross - ma se un incidente del genere dovesse succedere a campionato in corso, tipo a Marc Marquez, cosa diremmo di chi finalmente fosse in grado di togliergli lo scettro di mano? Varrebbe come un mondiale normale? E se Valentino vincesse il decimo proprio quest’anno? Dovrebbe poi vincere l’undicesimo per potersi finalmente ritirare senza dover rendere conto a un esercito di frustrati che lo danno per bollito da un decennio?

Nessuno ha il coraggio di dirlo espressamente ma la verità vera è che la risposta è: no, questo mondiale non vale come tutti gli altri. Troppe atipicità, troppe variabili che potrebbero condizionare l’effettiva resa dei piloti e delle loro moto. Certo, ne siamo strasicuri, ognuno darà gas fino in fondo. Perché è di piloti che stiamo parlando, di gente che fa a gara anche a chi arriva in cima alla scale (fate due rampe con Nico Cereghini dietro di voi e capirete a cosa mi riferisco). Ma la chiacchiere stanno a zero: la stagione 2020 non fa testo e molto probabilmente non potrà essere presa a misura di alcunché. Per dire: che strategia è verosimile attendersi dai piloti di testa? Marquez proverà a dare tutto nelle prime gare per costruire un vantaggio da gestire, come fatto tendenzialmente nell’ultimo campionato, o sarà cauto, evitando rischi e possibili cadute che potrebbero condizionare in un amen l’intera stagione? E le moto? Ve lo ricordate quando la M1 spinnava in sesta marcia a Jerez in rettilineo? Che facciamo quest’anno se succede una cosa del genere? Chiudiamo baracca e burattini dopo due gare perché tanto non ci sarà mai il tempo di intervenire?

Di buono c’è che non ci dovremmo annoiare. Ma questo non può e non deve essere l’unico parametro quando si parla di sport. Perché lo sport è narrazione certo, è storie di uomini e di passione. Ma è anche e prima di tutto misura di talento e impegno. E quando il talento e l’impegno sono soggetti a troppe variabili fuori dal controllo di chi li esprime, siamo davanti a una cosa diversa, anche se un po’ ci dispiace ammetterlo.

Tag

  • Andrea Dovizioso
  • Marc Marquez
  • MotoGP
  • Valentino Rossi

Top Stories

  • SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”

    di Giulia Sorrentino

    SINNER È CAMBIATO: Come? Ce lo spiega Bertolucci: “Non gli si può chiedere di diventare Alcaraz, ma ora a Wimbledon Jannik segue canovacci tattici ben precisi perché…”
  • LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…

    di Giulia Sorrentino

    LE BOMBE DI RODDICK SU WIMBLEDON: “Sinner? Non va oltre la semifinale. Alcaraz? Ecco chi deve temere, ma no, non è Jannik”. Poi su Zverev, Djokovic, Medvedev e Rune…
  • La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”

    di Giulia Sorrentino

    La psicologa Rossi su MOW: “Il Codice Sinner? Ecco cos’è e perché Panichi e Badio sono andati via. Zverev? Ha i segni di un burnout, sta lanciando un grido di aiuto, ma non è il solo, c’è anche Jannik e…”
  • Ok ma chi è l’uomo dietro al codice Sinner? SEGNATEVI QUESTO NOME: Alex Vittur, demiurgo dell’ascesa di Jannik

    di Giulia Sorrentino

    Ok ma chi è l’uomo dietro al codice Sinner? SEGNATEVI QUESTO NOME: Alex Vittur, demiurgo dell’ascesa di Jannik
  • Signori, ancora non avete capito perché questa McLaren domina? Sentite Andrea Stella: “Lavorato tanto per migliorare una vettura già competitiva”. E su Norris che non esulta…

    di Luca Vaccaro

    Signori, ancora non avete capito perché questa McLaren domina? Sentite Andrea Stella: “Lavorato tanto per migliorare una vettura già competitiva”. E su Norris che non esulta…
  • SIGNORI, TONI NADAL INCORONA ALCARAZ (e non Sinner) a Wimbledon: “Non c’è nessuno che possa seriamente sfidare Carlos, semmai impensierirlo…”. Poi su Jannik, Djokovic e l’incognita erba…

    di Giulia Sorrentino

    SIGNORI, TONI NADAL INCORONA ALCARAZ (e non Sinner) a Wimbledon: “Non c’è nessuno che possa seriamente sfidare Carlos, semmai impensierirlo…”. Poi su Jannik, Djokovic e l’incognita erba…

di Alberto Capra Alberto Capra

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Perché il Liverpool è una squadra totale (e Klopp un guru)

di Fabio Fagnani

Perché il Liverpool è una squadra totale (e Klopp un guru)
Next Next

Perché il Liverpool è una squadra totale (e Klopp un guru)

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy