Lo slogan della sua scuderia, Red Bull ti mette le ali, non è mai stato così adatto. Mentre tutto il mondo della Formula 1, e non solo, si interroga su come ridurre le emissioni e gli sprechi per aiutare il nostro pianeta e ridurre l'inquinamento, Max Verstappen non ci pensa neanche a vendere il suo jet privato, come fatto invece dal super ecologista avversario in pista, Lewis Hamilton.
Il sette volte campione del mondo infatti, fino a pochi anni fa fiero possessore di uno scintillante e costosissimo jet rosso che appariva in tutti i suoi post Instagram, è stato costretto a vendere il gioiellino volante a causa della sua radicalizzazione ecologista, in seguito agli attacchi di chi - giustamente - leggeva dell'ipocrisia del suo super inquinante jet.
Di scuola diversa è invece Max Verstappen che, non particolarmente interessato alla lotta ecologista, si gode il suo Falcon-900EX, da 12 milioni di sterline, acquistato nel 2020 dal boss della Virgin Richard Branson.
Per mantenere il jet, il pupillo della Red Bull, spende circa un milione di sterline all'anno, un prezzo irrisorio per il patrimonio del 24enne che però da un'idea della lussuosità di questo gioiello, realizzato nel 2008 e continuamente soggetto a revisioni e aggiornamenti significativi.
Al momento è alimentato da tre motori Honeywell TFE731-60, ed è in grado di percorrere un'autonomia massima di 8.750 chilometri prima di richiedere il rifornimento, può raggiungere una velocità massima di 892 km/h e una velocità di crociera di 850 km/h.
Oltre ad essere veloce però, il jet è anche lussuoso: è grado di ospitare fino a 12 passeggeri, due sedili possono essere reclinati per formare un letto a una piazza e mezza, è dotato di tavoli e di un bar con frigo e cucina, per concludere i festeggiamenti dopo un weekend in pista.