Marc Marquez non chiuderà la stagione in pista. Dopo aver dato forfait per il Gran Premio di Algarve, penultimo appuntamento del Mondiale, lo spagnolo deve rinunciare anche all'ultimo in programma in questo fine settimana a Valencia. Il pilota non sarà in sella alla sua moto neanche ai test di Jerez in programma il 18 e 19 novembre. Lo ha annunciato la Honda in un comunicato stampa nel quale ha spiegato che, nonostante la settimana di riposo successiva alla caduta durante un allenamento, Marquez “ha continuato a sentirsi male e ha sofferto di problemi alla vista, motivo per cui questo lunedì è stato visitato dall'oculista Sanchez Dalmau presso l'Hospital Clinic di Barcellona. La visita e i test hanno rilevato un nuovo episodio di diplopia”. Un disturbo di cui si sta parlando molto, anche perché potrebbe comprometterli la carriera. E così, non sono più gli esperti di moto a parlare ma quelli medici. La Gazzetta dello sport, per esempio, ha riportato l’analisi di Pier Franco Marino, docente di Oftalmologia dell’Università del Molise, il quale ha premesso: “La diplopia è una condizione patologica. In caso di lesione grave non si può recuperare. Se è uno stiramento, la condizione migliora”. Per ora non è dato sapere quale sia lo stato in cui versa Marquez, fatto sta che potrebbe essere previsto un intervento chirurgico: “Come già nel gennaio 2012 per Marquez, è possibile sull’aspetto muscolare, non direttamente sul nervo. Il fatto che riguardi lo stesso occhio – ha spiegato il professor Marino – è un’aggravante. Per il muscolo si attua una terapia anti-edema, con cortisone. Poi serve tempo”. Ma cosa comporta nella pratica? “L’interessamento del quarto nervo, detto trocleare, causa una diplopia verticale per cui l’oggetto si vede due volte sovrapposto. La peggiore”. Non proprio il massimo per un pilota che deve affrontare velocità folli. Per ora, nei riguardi dello spagnolo si parla di “paralisi al quarto nervo destro con interessamento del muscolo obliquo superiore. E quindi si tratta sostanzialmente di capire l’entità del problema al nervo – ha sottolineato Andrea Gerosa, neurochirurgo all’Ospedale Maggiore di Parma – se la lesione è grave non c’è recupero. Se è uno stiramento, come succede di frequente, la condizione migliora. Non è possibile dire in quanto tempo, servono da qualche giorno a sei mesi”.
Marc Marquez, parla il neurochirurgo:
"Se la diplopia è grave
non si può recuperare"
Non è un problema nuovo per il pilota spagnolo, ma proprio per questo preoccupa ancora di più. Perché, come ha spiegato l’esperto, “il fatto che riguardi lo stesso occhio è un’aggravante. Per il muscolo si attua una terapia anti-edema, con cortisone. Poi serve tempo”. Quanto? Le previsioni non sono confortanti
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