“Non volevo che la mia storia con Honda si chiudesse così, con una brutta caduta, ma queste sono le corse e ci sta” – Marc Marquez zoppica un po’ per via di una caviglia gonfia dopo il volo nel GP di Valencia e ha anche un paio di vistosi segni rossi sulla fronte. Però sorride e sembra sereno, anche se è chiaro che all’incontro con la stampa s’è portato dietro tutta l’amarezza per un addio che poteva essere diverso. “Avevo buone sensazioni dopo la partenza e mi stavo convincendo che forse il podio sarebbe stato possibile, perché stavo bene e sentivo un buon feeling – ha raccontato l’otto volte campione del mondo – Quando c’è stato il contatto con Martin non ho capito molto. Ero in bagarre con Zarco e ho sentito che qualcuno dietro era davvero molto molto vicino, poi la moto s’è mossa. Non posso biasimare Jorge: lui oggi si giocava tantissimo e ci sta che sia successo quello che è successo. Lo ripeto: queste sono le corse”.
Assoluzione piena, quindi, per Jorge Martin, con il giovane spagnolo che dopo la bandiera a scacchi s’è scusato a lungo con il suo prossimo compagno di marchio (anche se su sponda Gresini). Il botto tra i due non è stato l’unico episodio controverso che ha avuto per protagonista Marc Marquez in questo GP di Valencia. Anzi, c'è stato anche un contatto nelle primissime fasi della gara con Marco Bezzecchi e l’italiano s’è infuriato proprio con Marquez (abbiamo raccontato tutto qui), colpevole, a suo dire, di averlo buttato fuori e di essere il responsabile della sua caduta. Pare che il Bez sia entrato nel motorhome del 93 insultandolo pesantemente. L’otto volte campione del mondo, però, non è stato a dare spiegazioni e meno che mai, come ha fatto con Martin nonostante “la parte lesa” fosse lui, a cercare giustificazioni: “Non intendo perdere tempo con questo personaggio”.
Pratica liquidata e ennesima ammissione che tra i due, il 72 e il 93, di buon sangue non ne è mai corso. E forse sarà così anche il prossimo anno, quando l’uno avrà a disposizione, di fatto, i dati dell’altro e “la collaborazione”, anche se a distanza e da box avversari, sarà inevitabile. Con “l’anno prossimo” che in verità, almeno per quanto riguarda la MotoGP, comincerà esattamente martedì, quando ognuno sarà in pista per il primo atto della stagione 2024. Una sorta di premiere che quest’anno assume toni ancora più affascinanti, visto che, al di là di tutto e di quelli che sono stati i responsi del 2023, il protagonista assoluto sarà proprio Marc Marquez per la prima volta in sella a una Desmosedici.
Il test sulla Desmosedici azzurro Gresini con il 93 sul cupolino, però rischia di essere un po’ condizionato da quanto successo oggi in pista. “Non sto benissimo – ha raccontato Marc – Il volo di oggi è stato piuttosto serio e sento di essere acciaccato: ho una caviglia gonfia e una bella botta in fronte. Però c’è un giorno per riposare e magari martedì andrà meglio. Di sicuro farò il meglio possibile, ma da qui a quel giorno ci sono ancora diverse ore. Adesso, invece, ci tengo a ribadire ancora che quello con Honda è stato un addio molto bello, anche se non volevo certo finisse con una caduta. Però è stato comunque molto emozionante. Abbiamo vinto sei Coppe del Mondo con questa grande squadra e chissà se ci incontreremo di nuovo in futuro. Non mi emozionerò perché ho già pianto molto nel box e ho pianto molto nel motorhome. Per ora resterà l’amicizia, che è la cosa più importante. Non sono colleghi di lavoro, ma sono amici e non importa quanto saremo in box diversi l'anno prossimo: continueremo a cenare insieme quando sarà possibile e a divertirci, che è ciò che ci piace di più. Magari in futuro torneremo tutti uniti”.