Manca una settimana esatta al ritorno in pista della MotoGP in Qatar. E Marc Marquez, sul 2022, sta scommettendo tutto. Sono passati due anni dall’ultima stagione corsa (e dominata) dallo spagnolo, che oggi vede i rivali farsi sempre più vicini e gli anni in cui vinceva tutto un po’ più lontani. Per lui tornare sul tetto del mondo, ora che si è lasciato alle spalle la diplopia, è diventata una ragione di vita e lo sta dimostrando in tutte le maniere, a cominciare dal trasferimento a Madrid per essere più vicino ai medici che lo stanno seguendo: “L’ho fatto con l’obiettivo di mantenere il braccio fresco - ha spiegato durante un evento Repsol - i medici di fiducia che ho trovato sono tutti qui, sto scommettendo forte e ho deciso di fare questo passo. Dopo tanti anni a Cervera non mi dispiace un cambio di scenario, ma ho preso casa in periferia perché mi hanno detto che c’è molta malavita in centro. Il giorno in cui smetterò di essere motivato sarà il momento in cui appenderò il casco al chiodo”.
A pochi giorni dal rientro in pista poi, Marquez non ha perso l’occasione per avvisare gli avversari: “Non credo che per me sarà necessario essere al cento per cento. Credo di poter lottare per il mondiale già adesso. Ho iniziato ad allenarmi tardi fisicamente, ma i test in Malesia e Indonesia mi hanno fatto bene e anche un queste tre settimane sto migliorando molto: penso che arriverò pronto in Qatar. L’ho già detto apertamente, io mi vedo candidato al titolo, così come vedo Pol (Espargarò, ndr.) che è andato molto forte nei test”.
Lo spagnolo non nutre dubbi nemmeno sulla moto, anche se al momento l’ha guidata solo per cinque giorni: “Già adesso la mia Honda è pronta a lottare per il mondiale. È un prototipo che va bene con i suoi punti deboli e altri di forza, ma è molto diverso da quello a cui ero abituato in passato e dovrò riadattarmi in fretta”. La sensazione è che non avrà grossi problemi a farlo.