I duri mesi di lavoro a Maranello, consumati nel silenzio dello scorso inverno, hanno finalmente dato i loro frutti o, per lo meno, questo sembra essere il pensiero comune dopo il primo appuntamento dell'anno andato in scena in Bahrain, lo scorso weekend.
Non ci sono dubbi che quello del 2020 sia stato un annus horribilis per la rossa, ma sono in molti a pensare che il pessimo rendimento della squadra non trovasse spiegazione solo nei pochi cavalli della mal riuscita SF1000.
Nel primo post gara della stagione il team principal Mattia Binotto ha dato voce a questo pensiero, lanciando una frecciatina neanche troppo velata: nell'esaltare il lavoro svolto da Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha dichiarato: “Finalmente possiamo contare su entrambi i piloti”.
Una frase che pesa come un macigno, senza alcun dubbio rivolta al quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel che, dopo i sei anni passati con la rossa, si è visto chiudere la porta di Maranello in faccia.
Che il rapporto tra Binotto e Vettel fosse ormai deteriorato, non è certo un segreto, ma questa frase ha lasciato intendere che le cose, tra i due, non si siano chiuse senza rancore. Un attrito rimasto nell'aria, dentro al paddock, ancora così forte da andare a ribadirlo con l'inizio del nuovo anno, mescolando le aspettative della nuova giovane coppia con la delusione della stagione 2020 di Vettel.
Il team principal ha poi aggiunto: “Saper contare l’uno sull’altro per noi è importante, ma ancora più importante è lo spirito di voler crescere”.
Uno spirito che, con ogni probabilità, il tedesco in Ferrari non aveva più da tempo. Messo da parte dalla squadra e debole psicologicamente dopo anni, quelli gloriosi e vincenti in Red Bull, in cui la forza mentale sembrava essere il suo più grande punto di forza.
Parole che prendono ancora più forza dopo l'esordio non brillante di Vettel in Aston Martin, ma che certo non giustificano il 2020 disastroso della rossa, che deve continuare un percorso di redenzione, senza accontentarsi del risultato ottenuto Leclerc e Sainz in Bahrain.