Mattia Binotto e in generale la Ferrari sono finiti nel mirino della critica dopo gli ultimi Gran Premi, soprattutto per la gestione delle strategie di Charles Leclerc.
In Francia però il monegasco ha fatto praticamente tutto da solo, finendo fuori al giro numero 17. Al termine della gara proprio il team principal della Rossa ha cercato di tranquillizzare il suo pilota, con parole quasi paterne.
"Ho sentito Charles anche io e la prima cosa che mi ha detto è che se perderà il titolo per 32 punti saprà dove li avrà persi. Ma non condivido. Abbiamo perso tanti punti e in diversi modi, ma ne guadagneremo ancora tanti. Dobbiamo guardare a quelli che potremo prendere, non quelli persi. Charles è un campione, nessuno in squadra lo metterà mai in dubbio. Gli ho detto che ci sono ancora 10 gare da vincere e proviamo a vincerle tutte".
Binotto ha anche parlato in generale del weekend francese: "Anche oggi avevamo la macchina più veloce, il team migliore e il pilota più forte come velocità, oggi sul degrado gomme avevamo la meglio sulla Red Bull e Max. Tutto stava andando per il verso giusto. A dimostrazione che la macchina è sufficientemente competitiva e lo ha dimostrato anche Carlos. Proveremo a fare doppietta in Ungheria, c'è tutto per poterlo fare. Dobbiamo voltare pagina. Stare qui a discutere di un errore, per di più fatto da un campione come Leclerc, non abbia senso. Deve ritrovare la fiducia e lui ha la nostra".
Sfatato anche il caso dell'acceleratore: "Non c'è stato alcun problema. Ciò a cui si riferiva Charles via radio non era legato all'incidente, ma perché non riusciva a innescare la retromarcia. Voleva uscire dalle barriere, ma non sentiva la coppia del motore reagire per come si aspettava. Non è un problema, è così che funziona. Poco importa".