Ormai è ufficiale, dopo le voci delle scorse settimane: oltre all'Aston Martin anche la Red Bull ha sforato il limite imposto dal budget cap.
La Fia lo ha comunicato, senza però ancora stabilire quali saranno le conseguenze in particolare per il team campione del mondo, con Max Verstappen fresco di secondo titolo consecutivo tra i piloti.
Difficile che ci si limiti solo a una multa, vista la pressione messa dagli altri team in regola, su tutti Mercedes e Ferrari, usciiti sconfitti dal confronto diretto con l'olandese. Ma è altrettanto difficile se non impossibile che i titoli in questione vengano revocati o riassegnati, anche alla luce del fatto che si tratti un'infrazione minor over spend, ovvero inferiore al 5%.
A questo punto l'ipotesi che circola parla di una pesante multa ma anche di una riduzione il budget cap per la stagione 2023 di un importo pari al doppio della cifra che ha sforato nel 2021 (quindi se per esempio i soldi spesi in più lo scorso anno fossero un milione di dollari, allora il suo tetto massimo di spesa per il prossimo campionato F1 verrebbe abbassato di due milioni di dollari).
E a questa andrebbe aggiunta anche una limitazione del tempo utilizzabile in galleria del vento rapportato al guadagno stimato che la violazione del budget cap 2021 avrebbe portato alla Red Bull in termini di prestazioni in pista (per esempio un milione vale due decimi di secondo, due milioni quattro decimi, eccetera).
Ferrari e Mercedes così avrebbero un bel vantaggio nella prossima stagione e potrebbero davvero colmare il gap con i grandi rivali.