È stato un weekend più che positivo quello delle Ducati in Qatar. Pur non arrivando sul gradino più alto del podio, il primo appuntamento di Losail ha lascio un chiaro segno sul lavoro della squadra rossa. Le prestazione della Desmosedici possono far sorridere visto anche l’eccellente risultato nelle qualifiche con Pecco Bagnaia che ha stabilito il record del circuito (1’52”772) e Johann Zarco quello top speed (362 km/h).
La sensazionale velocità del francese toccata sulla Pramac, però, non stupisce Michele Pirro, ex pilota e ora collaudatore Ducati, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Sono numeri già toccati in un test privato – sorride facendo capire che a riuscirci è stato lui – Quando superi 320-330 la differenza di sensazioni è enorme”. Una Ducati così avrà tutte le carte per migliorare il record personale sul lunghissimo rettilineo del Mugello, lungo 1141 metri, dove nel 2019, Andrea Dovizioso sfiorò i 357 km/h.
Michele Pirro ha poi spiegato che non si tratta di questione di potenza di motore: “Quella l’abbiamo sempre avuta, il lavoro fatto su tutto il pacchetto è stato la chiave, l’aereodinamica che ti permette di non volare via, l’elettronica, il telaio”. Il centauro pugliese ha poi dichiarato che a correre nella pista toscana del Mugello ci sarà anche lui, come wild card e quel dosso sulla San Donato lui se lo ricorda bene, vista la rovinosa caduta del 2018. Ma la nuova Ducati, adesso, potrà scollinare in full power? Ancora è tutto da vedere, ma se il Qatar fosse l’antipasto, allora beh, aspettiamo con ansia la prima portata.