I tifosi della Ferrari collegano inevitabilmente Luca Cordero di Montezemolo ad un periodo dolce, costellato di vittorie ed emozioni. L'imprenditore emiliano, dopo aver lavorato a cavallo degli anni '70 al fianco di Enzo Ferrari, nel 1991 prese la guida di Maranello. Nel corso delle 24 stagioni in Formula Uno come presidente del Cavallino Rampante, Montezemolo ha avuto un ruolo da protagonista durante l'epopea in rosso di Michael Schumacher. Cinque i mondiali piloti conquistati con il tedesco tra il 2000 ed il 2004, sei i titoli costruttori se si aggiunge quello del 1999. Per suggellare l'epoca d'oro della Ferrari nei primi anni 2000, bisogna considerare anche i campionati costruttori consecutivi del 2007 e 2008, specchio del buon funzionamento di una squadra giovane, talentuosa ed affiatata. Con Kimi Raikkonen e Felipe Massa, e senza prime donne, Montezemolo riuscì a sopperire al temporaneo ritiro del Kaiser. Fondendo il temperamento glaciale del finlandese con quello decisamente più sanguigno del brasiliano, la Ferrari si era dotata di una coppia di piloti veloci e sempre disposti ad aiutarsi. Mai ci fu polemica interna in quegli anni, anzi quello che nel 2008 sarebbe stato il secondo titolo piloti consecutivo (e col senno di poi l'ultimo in bacheca per il Cavallino Rampante) svanì solamente all'ultima curva di Interlagos.
Luca Cordero di Montezemolo rimase in carica sino al 2014, dopo aver assistito all'intensa avventura in rosso di Fernando Alonso. Da quel momento in poi l'ex presidente è sempre stato molto misurato, silenzioso e discreto nei confronti della Ferrari. Tuttavia dopo il terremoto dell'ultima settimana, che ha registrato le dimissioni del team principal Ferrari Mattia Binotto e alimentato una serie di polemiche tra Maranello e la stampa (qui trovate tutto sulla disputa tra Gazzetta dello Sport e Jean Alesi), Montezemolo ha elegantemente affondato il colpo: "La situazione che si è creata in Ferrari mi dispiace molto e mi preoccupa. Però in momenti come questi, siccome voglio veramente molto bene alla Ferrari, preferisco non fare commenti. Se non dire, al limite, che al momento la Ferrari mi sembra un’azienda senza un leader e senza una leadership". Queste le parole dell'ex numero uno di Maranello. Dichiarazioni da tenere in seria considerazione, perché dopo una vita in rosso Montezemolo dovrebbe conoscere meglio di chiunque altro le dinamiche Ferrari. Mentre tra gli uffici di Maranello progetti e linee guida appaiono quanto mai vacillanti in questi giorni, si susseguono ipotesi circa la nomina del nuovo team principal che - probabilmente - verrano smentite o confermate ufficialmente solo all'inizio del 2023.