Che il mondo delle Academy abbia cambiato radicalmente le dinamiche di crescita e di sviluppo dei giovani piloti nel mondo del motorsport non è certo una novità. Lo stesso sette volte campione del mondo Lewis Hamilton senza l'appoggio di McLaren e del suo programma dedicato alle giovani leve non avrebbe avuto la possibilità, considerando le difficoltà economiche della famiglia, di andare oltre il mondo dei kart e arrivare in Formula 1.
Negli ultimi anni però il panorama delle scuole per giovani aspiranti campioni si è sviluppato, fino ad avere un ruolo essenziale nella classe regina. Ogni team infatti guarda agli altri non solo per capire i piloti che schiera sulla griglia di partenza, ma anche quelli che sta facendo crescere nelle retrovie, nelle classi minori e nelle scuderie satellite.
Basti pensare ai due casi più importanti degli ultimi anni: Max Verstappen e Charles Leclerc. Due percorsi diversi ma in qualche modo complementari, e massima espressione della crescita delle rispettive Academy, in grado di portarli - ancora giovanissimi - nei rispettivi top team.
FormulaPassion è partita da questo sviluppo per realizzare un'analisi della griglia di partenza 2021, e dividere i piloti in base al percorso che li ha portati fino in Formula 1. Saranno solo tre gli ingaggiati della prossima stagione a non provenire da un junior team: Kimi Raikkonen, Fernando Alonso e Nikita Mazepin.
I primi due vengono da una generazione precedente, ed essendo i più anziani nello schieramento non è strano trovarli in questa lista. Particolare invece il caso di Nikita Mazepin che, pur essendo un rookie del 2021, non è mai entrato in una Academy, preferendo la vecchia strada del "pilota con la valigia" e conquistando quasi tutti i sedili della propria carriera con un riconoscimento in denaro.
A conquistare invece i primi posti della classifica delle Academy più fruttuose sono sicuramente Red Bull e Ferrari, che nel 2021 porteranno in pista la bellezza del 55% dei piloti, 6 ragazzi del RB Junior Team e 5 della FDA per un totale di 11 piloti su 20 provenienti dalle due scuole. Un dato che ci permette di guardare, con sempre più interesse, alle scuderie minori, per capire chi saranno i Lewis Hamilton di domani.