Impossibile trovarne uno uguale. Cal Crutchlow sarà un’assenza pesantissima in MotoGP a prescindere dai risultati. Perché l’inglese ha tenuto banco per anni diffondendo nel paddock del mondiale quella follia benigna in cui i motociclisti si identificano, una cosa che col passare degli anni sta via via scemando per far posto a personaggi così pettinati e composti da sembrare dei piloti di Formula 1.
Il pilota di Coventry ha raccontato che a Valencia, al termine del gran premio che ha incoronato Joan Mir campione del mondo della MotoGP, ha passato una serata folle in compagnia di qualche amico: “La situazione ci è completamente sfuggita di mano” ha raccontato Cal, visibilmente divertito “Non è andata come volevamo… eravamo io, Jack Miller, Jake Dixon, Alex e Sam Lowes e abbiamo bevuto parecchio, se facessi un’altra serata così non so se riuscirei ad alzarmi”.
Poi racconta “La cosa più divertente è stata che quella notte, verso le 5 del mattino, siamo entrati nel motorhome di Joan Mir: non era chiuso a chiave, quindi siamo riusciti ad aprire la porta ed entrare. Pensavamo di trovarlo lì e volevamo svegliarlo per festeggiare con lui che aveva vinto la gara, ma non l’abbiamo trovato. Così abbiamo iniziato a cercare il trofeo per farci una foto, ma se lo era portato a casa! È stata una notte fantastica quella che abbiamo passato lì a Valencia. Ed è stato bellissimo trovarsi così, tra amici, prima di ripartire”.
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