Dopo la meritata pausa estiva, la settimana del Gran Premio di MotoGP in Austria si apre con un grande interrogativo. Al centro dell’attenzione la decisione di Valentino Rossi riguardo al suo futuro. I prossimi giorni saranno decisivi per il Doc e il paddock è in trepidazione, anche perché la scelta di Valentino modificherà diversi equilibri a partire dallo schieramento piloti del Team VR46 in MotoGP. Ne abbiamo parlato con Pablo Nieto. Figlio del 12+1 volte campione del mondo Angel Nieto, dal 2015 team manager dello Sky Racing Team VR46.
Prima di guardare al futuro, uno sguardo al lavoro di Luca Marini in MotoGP, Marco Bezzecchi e Vietti Ramus in Moto2.
Siamo contenti. Luca sta lavorando molto bene. Certo, manca qualcosa a livello di materiale (Luca guida una Ducati GP19, ndr), ma lo sapevamo. Da rookie, sta conoscendo la moto e la categoria e l’obiettivo è continuare questo apprendimento. Bez (Marco Bezzecchi) è terzo in campionato e con lui puntiamo a fare un altro passo avanti. L’obiettivo? giocarci il titolo con Fernandez e Gardner. Manca ancora qualcosa ma stiamo lavorando per essere nella condizione di lottare per il podio e la vittoria ogni domenica. Al debutto in Moto2 Celestino era partito benissimo in Qatar, poi c’è stato una battuta d’arresto ma è tornato a fare bene, per cui continuiamo a lavorare.
Cosa puoi anticiparci sulla prossima stagione?
In Moto2 continueremo con Kalex, quanto ai piloti la decisione finale avverrà nei prossimi giorni, una settimana al massimo.
E in MotoGP?
Luca Marini è confermato. Per il secondo pilota la prima parola è di Valentino Rossi.
Valentino si trova davanti ad una triplice scelta: restare nel team Petronas, spostarsi in VR46 o smettere.
Credo che la prima cosa sia decidere cosa fare. Qualsiasi sarà la sua decisione, ha tutto il mio rispetto. Posso solo dire che al Ranch l’ho visto carico come sempre.
La seconda opzione per il Team MotoGP potrebbe essere Marco Bezzecchi?
Sicuramente Marco è un candidato, ma tutto dipenderà dalla scelta di Vale.
Sabato scorso Tanal Entertainment Sport and Media ha annunciato una conferenza stampa a Riad sul coinvolgimento della holding di Sua Altezza reale, il Principe Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, in diversi importanti progetti mondiali nel Motor sport per i prossimi cinque anni. Di cosa si tratta?
Non conosco i dettagli, ma noi siamo pronti. Il progetto è molto ampio.
Si parla di un parco tematico ispirato alla VR46.
Sarebbe bellissimo.
Tornando alla VR46 e all’Accademy. C’è la possibilità che apra le porte anche a piloti stranieri?
Non per il momento. L’Academy come il team, che ne è una derivazione, è concentrata sul crescere giovani promesse italiane e dare loro gli strumenti necessari per emergere.
Come sarà strutturato il Team VR46 Motogp?
Con Ducati abbiamo fatto un bellissimo accordo e oltre ad una GP22 e una GP21 avremo anche tre ingegneri di supporto. Quanto al management: insieme a me, Uccio, Albi, Carlo (Casabianca, preparatore atletico di Valentino e dell’Academy), Gianluca….
E i tecnici?
Abbiamo già una bella struttura. Per quanto riguarda i capo-tecnici e alcune figure dipenderà poi dalla decisione di Valentino circa il suo futuro.
Figlio del campione Angel Nieto, cosa rivedi di tuo papà in Valentino Rossi?
Mio padre mi ha insegnato una filosofia di vita, a ritenermi fortunato perché facciamo il lavoro che amiamo. Angel amava la vita come le corse. Lui e Valentino sono molto simili, condividono la stessa filosofia di vita. Si godono la vita con il sorriso sulle labbra, si divertono, ma quando c’è da lavorare Angel era sempre il primo, come Vale.
La decisione se smettere o continuare spetta a Valentino, ma in cuor tuo cosa speri?
Io vorrei vedere Valentino Rossi in pista per tutta la vita. Sappiamo che non è possibile per cui ogni sua decisione sarà quella giusta. Ha tutto il mio rispetto.