Paolo Ciabatti è uno degli uomini chiave per Ducati in MotoGP. Assieme a Davide Tardozzi sostiene Gigi dall’Igna nelle scelte tecniche, strategiche e politiche. I colleghi di Corsedimoto lo hanno intervistato in seguito alle dichiarazioni di Andrea Dovizioso alla Gazzetta dello Sport, parlando della gestione dei piloti e dei piani per il futuro per la casa bolognese. Ecco i passaggi più interessanti.
Ciabatti inizia con un bilancio sulla stagione da poco conclusa: da un lato le vittorie ed il titolo costruttori, dall’altro la consapevolezza di aver in parte sprecato un’occasione data dall’assenza di Marc Marquez per tutto il campionato: “ Si può sempre migliorare. - ha esordito - Per tre anni consecutivi siamo stati vice-campioni con Andrea Dovizioso, quindi le aspettative erano sempre alte. È stata una stagione strana, con doppie gare su una stessa pista, a volte con un clima diverso rispetto al solito. In alcune occasioni poi non è stato facile trarre conclusioni tra una gara e l’altra. Ma siamo riusciti a chiudere con un trofeo che Ducati non vinceva da 13 anni, il titolo costruttori. È merito di tutti i piloti andati a punti, sono stati una parte importante”.
In ottica futura, Ciabatti è fiducioso per il 2021, quando nel Team Ufficiale ci saranno Pecco Bagnaia e Jack Miller: “Rimaniamo ambiziosi, come sempre. Abbiamo due piloti nuovi che conosciamo molto bene, pieni di energia e di voglia di fare bene. Hanno già dimostrato che possono lottare per obiettivi importanti e daremo loro tutto l’appoggio per essere competitivi fin dal primo giorno. Jack ha realizzato un finale di stagione fantastico e, oltre all’esperienza con la Desmosedici GP, è giovane, talentuoso ed ambizioso. Pecco poi è un Campione del Mondo, ha una mentalità vincente e ha fatto un grande passo avanti. Non è stato fortunato tra lesioni e cadute, ma il feeling con la moto è migliorato e si è conquistato questa occasione per continuare a crescere. L’obiettivo di entrambi è essere competitivi fin da subito, qualunque sia la pista”.
Se nel team ufficiale arrivano piloti giovani, le squadre satellite non sono da meno: l’unico ad aver già guidato una Ducati sarà Johann Zarco, a cui si aggiungerà Jorge Martin in Pramac, mentre il Team Esponsorama avrà in forze Enea Bastianini e Luca Marini: “Crediamo di avere un alto livello di talento nei giovani in arrivo ed abbiamo deciso di puntare su di loro. O almeno dare l’occasione a chi riteniamo possa essere importante per Ducati nel presente e nel futuro”.
Ma non ci sarà più Andrea Dovizioso: “Abbiamo ottenuto grandi risultati in otto stagioni insieme, soprattutto tre vice-campionati ed alcune vittorie indimenticabili. La moto è cresciuta molto, insieme abbiamo svolto un lavoro fantastico. Ma come tutte le storie, ha un inizio ed una fine. Per noi era importante aspettare qualche gara per capire insieme se valeva la pena continuare ed alla fine abbiamo capito che non c’erano le condizioni per andare avanti. Come tutti gli addii non è stato facile, ma è meglio ricordare i bei momenti vissuti insieme. Andrea è stato il pilota più longevo con noi, gli auguriamo il meglio per il suo futuro”.
Interessante poi quando a Ciabatti viene chiesto come mai case come KTM e Suzuki, più piccole in termini di investimento rispetto a Ducati, siano riuscite ad esprimersi meglio:
“Non è vero che KTM e Suzuki sono più piccole di Ducati - ha risposto Ciabatti - hanno solo trascorso meno tempo in MotoGP. Detto questo, tutt’e due le strutture hanno migliorato i propri risultati rispetto a quanto fatto in precedenza. Ora sembra che le forze in gioco siano tutte simili. Ma è importante anche sottolineare che la Desmosedici GP ha conquistato nove podi, mentre Suzuki, campione del mondo piloti e team, ne ha 11. Noi abbiamo fatto fatica in alcune piste e per questo in alcune gare non siamo stati abbastanza veloci per mantenerci davanti. È stata comunque una stagione troppo atipica per trarre grandi conclusioni”.
Casey Stoner invece ha affermato che Ducati non sia in grado di gestire i piloti, cosa ribadita anche da Andrea Dovizioso durante la sua ultima intervista con la Gazzetta dello Sport: “Rispettiamo molto Casey, abbiamo un ottimo rapporto con lui, e non serve dire cosa significa per Ducati ed i suoi fan. Detto questo, Ducati ha alle spalle un lungo percorso nelle competizioni ed abbiamo sempre trattato con rispetto tutti i piloti. Abbiamo dato loro il materiale necessario, sia a livello tecnico che umano, per cercare di raggiungere gli obiettivi congiunti. A volte piloti e fabbrica non vedono le cose allo stesso modo o semplicemente chiudono una collaborazione, e molte volte queste sono traumatiche. Certo si può sempre fare meglio, è importante anche l’autocritica, ma da fuori molte volte non si hanno tutte le informazioni per fare qualche valutazione”.
Infine, il Direttore Sportivo Ducati fa una considerazione su Marc Marquez, ancora decisamente lontano dallo stato di forma ideale. “Se tornerà come prima? non saprei. Conoscendolo, sicuramente starà lavorando molto per tornare a correre col suo stile. Bisogna però avere pazienza e sperare che recuperi al meglio dopo tutti gli interventi. Ci auguriamo di rivederlo in pista il più presto possibile: è un pilota eccezionale ed è un peccato non vederlo in azione”, ha concluso Ciabatti.