In MotoGP con un po’ di fortuna puoi guadagnare milioni, fare docce settimanali col Prosecco e vedere bandiere col tuo nome mentre passi a trecento orari su di un prototipo costruito da un centinaio di persone. Puoi anche soffrire davvero però. Ritrovarti con un corpo martoriato che non si comporta come vorresti per esempio, oppure carico di rabbia e frustrazione quando finisci per ricordarti che il talento non basta. Per Enea Bastianini - e non è l’unico - le due cose stanno succedendo assieme. Dopo la caduta al via al Montmelò, appena un mese fa, Enea si è ritrovato a fare i conti con il secondo lungo infortunio della stagione, al punto che sono più i GP passati a casa di quelli vissuti in pista. Stavolta il mondiale in palio non c’è più, è tardi, eppure quel lavoro di adattamento alla Desmosedici cominciato al Mugello è stato interrotto al momento più importante, quando Enea stava già pensando al lunedì di test a Misano per mettere a posto la moto in vista dell’ultima parte di stagione. Così, mentre Bastianini guarda le gare dal divano di casa, in Giappone si parla soprattutto del nuovo, forte dualismo di questa stagione: Francesco Bagnaia e Jorge Martín.
A dividerli dopo l’India sono tredici punti, mancano 14 gare e questa sembra la storia più interessante da tenere d’occhio per il finale di stagione. Questa assieme all’amicizia sempre più a rischio tra Bagnaia e Bezzecchi, con quest’ultimo che di punti ne deve recuperare 44 ma resta in piena lotta per il titolo. Ad ogni modo, dopo il braccio di ferro tra i due fotografato nella sala stampa del Buddh International Circuit, a Motegi i media hanno lavorato su questa storia: Sky ha registrato uno speciale con Antonio Boselli che probabilmente andrà in onda nei prossimi giorni, Dorna sta per pubblicare un contenuto analogo e anche nella tradizionale conferenza stampa del giovedì si è parlato soprattutto della sfida tra Bagnaia e Martín per il titolo. Pecco ha raccontato che pur essendo la preda (e non il predatore come l’anno scorso) si sente più rilassato, oltre ad essere contento di potersi misurare con piloti che guidano la sua stessa moto. Martín dal canto suo ha ammesso che ora il mondiale è nei suoi pensieri. Alla fine dell’ennesimo shooting poi, la battuta: “Saremo compagni di squadra nel…”, dice Pecco, con Jorge che gli risponde “Duemila e ventiquattro… magari”. Risate, fine.
Ducati ha già dichiarato più volte che il posto di Enea Bastianini nel team ufficiale per il 2024 è confermato e non ci sono motivi per credere il contrario, ma questo piccolo video pubblicato sui social da Dorna dice tanto sui piloti e l’ambiente: questi ragazzi hanno fame, sono egoisti e nel mondo delle corse cambia tutto in un attimo. Jorge ha ancora in testa il 2022, quando gli è stato preferito Enea. Dall’altro lato del mondo Enea non può che soffrirla via social e sperare di essere spaventosamente veloce nelle prime gare dell’anno prossimo. Il calendario 2024 è già pronto, il mondiale di quest'anno già in Ducati. I piloti, tutto sommato, a Borgo Panigale sono l'ultima delle preoccupazioni.