Uno si chiama Pol, l’altro avrebbero dovuto chiamarlo Mica invece di Aleix. Così da fare Pol-e-Mica Epargarò: perché hanno sempre qualcosa da ridire quei due. Quando uno, quando l’altro, quando insieme, non c’è fine settimana in cui i fratelli Espargarò non litigano, o polemizzano, con qualcuno o per qualcosa. Venerdì Pol se l’era presa con Valentino Rossi e con quei piloti che non fanno di tutto per evitare di contrarre il Covid-19 (a detta sua), ieri, invece, dopo essersi scontrati tra di loro in pista, la vittima dell’ira espargaroana è stato Alex Marquez. Ma è così sempre: ogni maledetta domenica, giusto per dirla con un titolo celebre.
L’episodio di ieri al MotorLand di Aragon è emblematico: Pol con la sua KTM si scontra con l’Aprilia di Aleix. Lite in famiglia? Manco per sogno: colpa di Alex Marquez!
“Mi chiedo cosa ci fa un pilota praticamente fermo in fondo ad un rettilineo in cui tocchiamo i 350 km/h - ha detto Aleix al termine del turno di qualifiche - Sono molto arrabbiato. Ero sul mio miglior giro e ho incontrato Álex Márquez a metà dell'ultima curva, quindi ho dovuto sollevare la moto per evitare il contatto con lui. A quel punto Pol mi ha colpito perché anche lui veniva subito dietro di me”. Ancora più pesante il commento di Pol che è pronto a giurare che avrebbe fatto un ottimo tempo, conquistando forse la seconda fila, se Alex Marquez non avesse provocato il suo incidente con Aleix: “Marquez era fermo in mezzo alla curva e Aleix si è alzato: io sono finito in terra, è stata un'azione molto, molto pericolosa. Se c'è giustizia, domani ci saranno provvedimenti da parte della Race Direction. Quello che è successo non è normale e non è normale che accada in qualifica quindi vedremo la decisione”.
La replica di Alex Marquez non s’è fatta attendere, con il portacolori di HRC che ha affermato: “Riguardo a quello che è successo con Pol e Aleix Espargaró, non so esattamente spiegarmi le loro critiche. Volevo lasciarli passare per non infastidirli e penso che siano andati entrambi lunghi e che poi lì si siano toccati tra di loro”.
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