“Volevo verificare l’usura delle sue gomme, perché lui sul finale ne aveva di più e io invece ero impiccatissimo” – Così Pol Espargarò ha risposto a chi gli ha chiesto cosa stesse facendo, dopo che i fotografi lo avevano pizzicato a guardare ogni centimetro degli pneumatici di Alex Marquez. Una sbirciata, la sua, che non è passata inosservata e che ha suscitato molta curiosità, visto che l’anno prossimo Espargarò guiderà proprio quella moto, con Alex Marquez che salirà, invece, sulla Honda del team di Lucio Cecchinello. “E’ vero – ha ammesso lo spagnolo di Ktm – al parco chiuso sono stato a lungo a guardare la moto di Alex perché volevo avere un raffronto sull’usura degli pneumatici. Lui era riuscito a conservarli meglio e negli ultimi giri era molto veloce, io, invece, ero particolarmente in difficoltà e ho dovuto prendere molti rischi, ma alla fine è andata bene e sono contento”.
Il portacolori del marchio austriaco con il terzo posto di Le Mans si è ufficialmente rimesso in gioco per il mondiale, visto che i punti dal primo sono 42. Una possibilità che, però, è oggettivamente lontana, anche se i prossimi due appuntamenti del mondiale, ad Aragon, sono sulla carta abbastanza favorevoli per KTM. “Sono riuscito a fare tanti punti – ha detto lo spagnolo di KTM, facendo capire che preferisce concentrarsi sulle singole gare - Senza dubbio essere qui con due podi in tre gare è incredibile. Non me lo sarei immaginato prima dell'inizio della stagione, sul bagnato e sull'asciutto quest’anno abbiamo avuto la possibilità di fare grandi gare e finire così è fantastico, anche se mi è rimasto il fatto di aver fallito occasioni importanti e di aver non aver ottenuto di più”. Qualche rimpianto c’è, dunque, ma non riguarda le scelte fatte prima della partenza del GP di Francia: “Alex Marquez, come ho potuto verificare, con la media all’anteriore ha fatto una strategia migliore, stavamo per montarla anche noi, ma poi ho visto che tutti i miei colleghi KTM avevano messo la gomma morbida. In effetti scegliere la media sarebbe stato molto rischioso, visto che non l'avevamo nemmeno provata. E’ vero che da metà gara ho sofferto, ma forse se avessi scelto diversamente avrei perso tempo prezioso all’inizio”.