Arrivato in Ferrari dopo l'addio di Sebastian Vettel, Carlos Sainz era stato definito "un Barrichello" ancora prima del suo esordio in rosso. Perché Charles Leclerc è il rampollo della scuderia di Maranello, perché certo non è un segreto che la squadra abbia puntato sul monegasco per il sogno di riportare il mondiale in Ferrari e perché nel ventaglio dei piloti disponibili, e interessati, a un passaggio in rosso, la scelta di Sainz sembrava essere la più sicura.
Ma Carlos non ha mai avuto intenzione di essere un secondo pilota alle spalle di Leclerc e con il suo atteggiamento tranquillo e costante lo sta dimostrando al team, al pubblico e anche al suo compagno di squadra.
Davanti a Leclerc nel campionato piloti, con il monegasco sfortunatissimo in questo 2021, Sainz si sta dimostrando un ottimo acquisto per la Ferrari, anche grazie a una personalità che fa bene alla sempre irrequieta scuderia italiana. Se il monegasco, dal canto suo, è passionale e sanguigno anche nelle comunicazioni con il muretto, l'atteggiamento di Sainz è più equilibrato.
E lo spagnolo lo ha dimostrato ancora una volta in Turchia quando, a causa di un pessimo pit stop da parte della squadra, Carlos non è riuscito a proseguire la sua rimonta oltre l'ottava posizione. Il pilota, che partiva dal fondo della griglia dopo la sostituzione della power unit, è riuscito a risalire la griglia con sorpassi da manuale, guadagnandosi anche il titolo di Driver of the day del Gran Premio.
Una delusione degna del peggior sfogo, quindi, quella di Sainz per il pit stop andato male? Non per lo spagnolo che ha reagito come un vero leader, tranquillizzando il muretto: "È tutto ok - ha detto rispondendo alle scuse di Riccardo Adami - Non preoccupatevi ragazzi, queste cose accadono".