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Si mette male! Il manager di Fabio Quartararo torna a parlare. Per Yamaha non è un bel sentire

9 marzo 2022

Si mette male! Il manager di Fabio Quartararo torna a parlare. Per Yamaha non  è un bel sentire
“Non ci siamo” – ha detto Eric Mahé, l’uomo che cura gli interessi di Fabio Quartararo. Già in estate il manager del francese aveva fatto presente che il rinnovo con Yamaha non era l’unica opzione sul tavolo. E adesso è tornato a dirlo, con un tono decisamente più minaccioso: “per il 2023 dobbiamo capire molte cose”

Il nono posto del Qatar brucia. Non per il risultato di suo, visto che una gara difficile può capitare, soprattutto se è la prima. Ma brucia per come è arrivato: in un fine settimana in cui Fabio Quartararo ha dovuto faticare più del solito e prendersi grossi rischi per non restare troppo indietro. Una cosa che un campione del mondo digerisce difficilmente, soprattutto se capita proprio quando deve parlare del rinnovo del suo contratto. Anche perché Fabio Quartararo aveva passato l’inverno a chiedere a Yamaha una moto più potente e veloce, ma le sue richieste sono state disattese. Lui, Fabio Quartararo, ha detto uello che aveva da dire dopo Losail, ma ha mantenuto un tono di diplomazia. Ora, però, a picchiare duro ci ha pensato il suo manager.

“Sinceramente non ci siamo – ha tuonato - Si parla di progressi tecnici con Yamaha a fine stagione. Per ragioni che non posso citare, è meno promettente del previsto, quindi qui stiamo piuttosto cercando di valutare cosa può essere il 2023, per quanto riguarda il pacchetto tecnico”. Parole che da un lato sottolineano delusione e dall’altro suonano pure di resa per il 2022, come a dire che se la situazione resta questa, Fabio Quartararo dovrà cedere il titolo.

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Una prospettiva che non piace a nessuno, meno che mai a Yamaha, visto che Lin Jarvis ha più volte ribadito di voler accontentare il francese. Ma allora che fare? “L'importante è capire cosa succederà in Yamaha in futuro – ha proseguito il manager francese - e poi vedremo che scenari ci saranno. Per me non esiste una vera scadenza, cosa che invece potrebbe volere Yamaha”. Nessuna fretta di firmare quindi, soprattutto in questa situazione, mentre per Yamaha potrebbe essere diverso perché prima di indirizzare lo sviluppo della M1 verso le caratteristiche del francese, vuole la certezza che il francese sia un suo pilota per almeno altre due stagioni.

Trattative in corso, quindi, e per ora nessun muro contro muro, anche se lo scenario attuale non promette bene dopo il risultato del Qatar. “Al momento non c'è fretta: sono quattro i piloti che hanno firmato, e come ha detto Livio Suppo, Fabio è un pilota che fa gola. Ma ora non stiamo pensando troppo a cosa fare, la Yamaha ci sta spiegando cosa vogliono implementare per il futuro e, una volta che avremo analizzato e capito bene tutto, ci chiederemo se andare o restare”.

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