Voto 0 alle sentenze emesse troppo presto. Ducati vola, Ducati qua, Ducati là e poi, quando conta, Ducati che scompare: Bagnaia a terra, Miller fuori gioco, Martin a terra e Zarco non pervenuto. La 2021, per adesso, va più forte della 2022 e l'impressione è che a forza di inseguire le evoluzioni si finisce per dover inseguire gli altri. Ma, sia inteso, non è una sentenza. E forza Ducati!
Voto 1 all'orario del Qatar. Va bene tutto, ma in piena digestione così no, dai! Anche perchè se poi succede, come è successo, che la gara è da botta nello stomaco per l'intensità che esprime (almeno nel risultato finale), c'è rischio di dover andare a Plasil per il resto della domenica. Eh su!
Voto 2 a Alex Marquez. In quella famiglia non si può mai stare tranquilli: torna Marc, scompare Alex. Sono tipo Gigino e Gigetto che ci cantilenavano da bambini, mandandoci fuori di testa. La nuova Honda va bene per tutti e Pol Espargarò lo ha dimostrato, va così bene per tutti che si può pure azzardare un paragone: la nuova Honda sta a tutti i piloti come Marc Marquez sta a tutte le ghiaie! Dura Alex, sed Alex!
Voto 3 a Yamaha. Un pilota che è campione del mondo e che sopra la moto ci mette pure l'anima ti chiede solo una cosa e tu che fai? Gli dai tutto, tranne quella cosa. Boh, Vinales lo scorso anno ha perso la pazienza e l'impressione è che Quartararo potrebbe seguirne l'esempio a breve. Valentino Rossi disse in tempi non sospetti che gli ingegneri di Iwata non ascoltano i piloti, ma non è sempre Pasqua e a guidare sopra i problemi ci riesci una volta, poi no. Dopo un po' basta pure!
Voto 4 all'addetto alla saracinesca del box del Team Lenovo. Non farci vedere lo sfogo di Jack Miller incazzato come un'ape è stata la più grossa cattiveria degli ultimi dieci anni di MotoGP. Chi ha filmato tutto ci mostri il video!
Voto 5 a Maverick Vinales. C'era? A una certa bisogna pure dimostrare, ma restiamo fiduciosi! E' d'incoraggiamento!
Voto 6 al Jorge Martin. Parti dalla pole, ma la moto ti si impenna, poi provi a recuperare e finisci travolto da un compagno di marchio. Riuscire a mantenere sportivamente la calma è stata una gran bella cosa. La gara è andata come è andata, ma il gesto di fair play con Pecco è stato veramente significativo. Andrà meglio
Voto 7 a Pol Espargarò. Lo davano per spacciato, ormai sbattuto fuori da HRC e oggi (anche se resterà poco più di un caso) ha dato paga persino a Marc Marquez. Sente sua questa RC213V e l'ha dimostrato quando, negli ultimi giri, s'è ritrovato a guidare quasi sui cerchioni, conquistando comunque un podio che vale oro e che manderà in crisi tutti quelli che lo davano in partenza e addirittura fuori dalla MotoGP. E adesso come la mettiamo?
Voto 8 alla Honda. Il coraggio delle decisioni rivoluzionarie merita sempre un votone. Hanno rischiato di brutto, perchè le rivoluzioni non sai mai come vanno a finire e perchè la conseguenza è stata anche scontentare (in parte) Marc Marquez. Ma quando ci vuole ci vuole. Hanno fatto il salto e è andata bene. Chi non salta...è una Yamaha!
Voto 9 al Brad Binder. E' come quei canacci che non ti si staccano neanche se li prendi a morsi. L'eterno sottovalutato allafine ce lo ritrovi sempre e, oggi, s'è andato a prendere il podio coprendo anche le lacune di una KTM che probabilmente, per il secondo anno consecutivo, non ha tirato fuori una gran moto Kinder sorpresa, Binser certezza!
Voto 10 all'Aprilia e a Aleix Espargarò. La Cenerentola della MotoGP adesso è quasi una principessa e c'è pure il principe azzurro che non ti aspetti. Uno che top rider non è mai stato, che ha il suo carattere, ma che a generosità non è secondo a nessuno. Uno che ha anche accolto a braccia aperte un altro che sulla carta gli avrebbe fatto ombra ogni domenica! E che invece fatica mentre lui, Aleix, sfiora il podio. Oggi, probabilmente, ha maledetto di non essere figlio unico. Un giro in più e dava paga al fratello
Voto 10 e lode. A Enea Bastiani e alla famiglia Gresini. Noi un inizio così ce lo siamo sognato e avremmo messo cento firme anche per moltomeno. Loro, invece, non si sono limitati ai sogni e si sono messi giù a lavorare e a crederci. Crederci e lavorare. Che poi è la strada per vincere. E hanno vinto. Adesso, però, rimborsateci i fazzoletti perchè, come dicono a Roma, c'avete fatto piagneeeee!