"Sarò sempre dalla parte di chi protesta - aveva detto lo scorso anno il padrone di casa Lewis Hamilton - ma va fatto con intelligenza e rispetto". E l'invasione di pista vista lo scorso anno nella domenica del Gran Premio di Silverstone da parte del gruppo di attivisti per il clima di Just Stop Oil, aveva davvero poco di "intelligente e rispettoso", come invece chiesto dal sette volte campione del mondo. L'invasione infatti aveva nel 2022 messo in allarme la sicurezza in pista, con i piloti chiaramente preoccupati dalla possibilità di non riuscire a fermarsi in tempo in caso di attraversamento della pista degli attivisti, andando così incontro a possibili incidenti di grave entità.
Con l'arrivo questo fine settimana del Gran Premio di Silverstone salgono quindi le tensioni per la possibilità di rivedere un'ondata di proteste e un nuovo tentativo di invasione di pista, considerando che in questi mesi le attività di Just Stop Oil non si sono ridotte ma sono al contrario aumentate, anche durante altre attività sportive non inerenti al motorsport.
A parlare di questa possibilità e a chiarire il pericolo a cui vanno incontro le persone coinvolte e gli stessi piloti è stato uno dei piloti inglesi della massima serie, Lando Norris, che ha sottolineato: "È una cosa stupida mettere in pericolo la propria vita con le vetture in pista, oltre a essere molto egoista per le conseguenze che potrebbe avere la persona alla guida nel caso in cui dovesse succedere qualcosa. Non è la mia area di competenza, ma tutti hanno il diritto di manifestare. Credo però che ci siano modi accettabili o meno per poterlo fare. Ho sentito Hamilton che afferma di sostenere la protesta e le persone che si battono per ciò che ritengono giusto, purché sia fatto nel modo giusto, e questa è la cosa più importante. Non voglio pensare a questo come a una preoccupazione".
Il pilota della McLaren ha però grande ammirazione per chi gestisce oggi la sicurezza sul circuito inglese, sicuro che verranno prese le giuste misure in merito: "Penso che Silverstone farà il miglior lavoro possibile per fermare questo tipo di manifestazioni. Spero solo che le persone siano abbastanza intelligenti da non farlo di nuovo. Ci sono molti altri modi molto più sicuri per attirare l’attenzione".
Sul caso si sono espressi anche Stefano Domenicali e Toto Wolff, che durante un incontro a Downing Street hanno chiarito la pericolosità di tale gesto. Il team principal della Mercedes ha spiegato: "Facendo una protesta del genere ti stai mettendo in pericolo e metti in pericolo anche i piloti. Quindi questo non è il posto giusto per correre grossi rischi, non stai bloccando nessuno, ma stai seriamente mettendo in pericolo delle persone".
Dello stesso parere anche il CEO Stefano Domenicali: "Penso che ci sia un modo per mostrare ciò che si vuole fare, ma questo è assolutamente inaccettabile, quindi spero davvero che la gente capisca che non è il luogo e lo spazio per protestare. Questo per me è abbastanza chiaro".