Suzuki ha firmato un accordo con Monster Energy per un'importante sponsorizzazione a partire dal 2021. Dal rientro in MotoGP è la prima volta che il marchio di Hamamatsu ha uno sponsor diverso da Eicstar, il brand di oli sintetici di cui Suzuki è proprietaria. Se un tempo a muovere i capitali -e quindi, in parte, i risultati- erano i tabaccai, ora sono principalmente gli energy drink a fornire supporto alle squadre. E l'accordo raggiunto tra Suzuki e Monster potrebbe cambiare radicalmente le gerarchie del paddock a cui siamo abituati. Se è vero che i contratti con gli sponsor sono blindati fino al 2021, è altrettanto vero che per il marketing Monster supportare due Team ufficiali in MotoGP potrebbe rivelarsi troppo oneroso, cosa che porterebbe Yamaha a dover trovare nuove soluzioni.
A portare Monster alla Suzuki sono principalmente due fattori. Il primo è che ormai la GSX-RR è la moto da battere almeno per quanto riguarda i quattro cilindri in linea, il secondo è che Valentino Rossi (che come Joan Mir è sponsorizzato personalmente dalla bevanda statunitense) ha lasciato il Team Factory ed il ritorno d'immagine dal 2021 sarà inevitabilmente diverso per gli investitori.
Ma soprattutto - e qui entriamo nel campo delle congetture - potrebbe essere una mossa d'avvicinamento al 2022, quando secondo insistenti voci di corridoio la VR46 di Valentino Rossi (assieme al main sponsor Sky) prenderà in gestione l'attuale eSponsorama Racing Team in MotoGP per dare vita alla propria squadra. Non è da escludere che in questo caso Rossi sigli un accordo con Suzuki, la quale è ormai da diverso tempo alla ricerca di un team satellite. I rapporti tra il 9 volte iridato ed il Team Manager Suzuki Davide Brivio sono tutt'ora ottimi e, se la GSX-RR dovesse continuare a dimostrarsi così competitiva, sarebbe un buon affare per entrambi. Un motivo in più per spronare la Yamaha a ritrovare la competitività perduta negli ultimi anni.
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