Una sfida, e una scommessa, in cui Toto Wolff crede tantissimo. Portare il diciottenne Andrea Kimi Antonelli in Formula 1, in un top team come Mercedes, a partire dal 2025 è un rischio ma - per il team principal della Mercedes - una opportunità che non poteva essere sprecata. A raccontarlo è stato lo stesso Wolff in una lunga intervista rilasciata ad Autosprint, in cui spiega i passaggi che lo hanno portato alla scelta di ingaggiare Kimi per la line-up 2025 al fianco di George Russell: "Con la decisione di separarci da Hamilton è arrivato il momento di svoltare, di fare un cambio generazionale. Perché nulla sarà più come prima. Geoerge Russell ha più di dieci anni in meno di Lewis. Ma se prendiamo Kimi, Lewis potrebbe essere suo padre. Un padre giovane, ma potrebbe essere suo padre". Una squadra giovanissima, quella che scenderà in pista nel 2025 con la monoposto Mercedes, tutta legata al programma di crescita della squadra: "Kimi quando è entrato a far parte del nostro programma era molto giovane. La sua carriera nel karting è stata molto buona. Questo ci ha spinto a credere in lui, pur senza alcuna garanzia che le cose sarebbero continuate nello stesso modo. Invece il suo livello di performance è stato molto consistente. Si sono così create le basi per riporre in lui sempre una maggiore fiducia. Kimi ha dimostrato di essere un pilota molto speciale".
L'impatto dell'arrivo in Mercedes di Antonelli si è dimostrato subito grandissimo, con un interesse soprattutto da parte dei tifosi italiani che non stupisce Toto Wolff: "Noi stiamo cercando di aiutare Kimi a crescere e a diventare un grande pilota, l’emblema del futuro di una nazione. Magari Kimi soffierà qualche tifoso alla Ferrari. Noi dobbiamo anche proteggerlo da tutto questo, dalla pressione. C’è il rischio che qualcuno si aspetti qualcosa da te e nel suo caso sarà qualcosa di grande". Una pressione che però non fermerà il destino di Antonelli che, secondo Wolff, è destinato a grandi cose nel suo futuro: "Ci sarà questo giovane uomo, che può essere il futuro per l’Italia, l’uomo in grado di riportare in mondiale".