Yamaha e Valentino Rossi hanno passato 16 anni assieme, di cui quattro conclusi con un titolo mondiale in MotoGP. Una storia che la casa nipponica ha voluto celebrare portando sul palco di Eicma il 9 volte iridato per il One More Lap, un ultimo saluto ai tifosi dalla sella di una Yamaha M1. Ad Iwata però di tributi al Dottore ne hanno pensati diversi, a partire dalla lettera della moto a Valentino e continuando con questa, la Yamaha R1 GYTR VR46 Tribute. Un nome complicato per un concetto semplice: la R1 fatta su misura per Vale.
La livrea, unica, è stata disegnata da Aldo Drudi, mentre i componenti speciali sono moltissimi. Dalla moto che ha vinto il campionato del mondo Superbike con Toprak Razgatlioglu troviamo il serbatoio maggiorato da 22 litri, il telaietto posteriore in carbonio, il forcellone, un cupolino dedicato, la centralina ECU REX 140 Marelli, sospensioni Öhlins Factory, impianto frenante Brembo, finto aria dedicato e una messa a punto specifica direttamente dal reparto corse. Come se non fosse abbastanza, sulla moto sono montati diversi componenti dal catalogo GYTR (Genuine Yamaha Technology Racing), tra cui troviamo: scarico Akrapovic e cerchi Marchesini, oltre a cornetti di aspirazione, guarnizione testa, frizione antisaltellamento e acceleratore GYTR, a cui si aggiungono altre componenti dedicate all’ergonomia come sella e manubrio dedicati, oltre a pedane regolabili. Il tutto racchiuso da carene in fibra di carbonio. La Yamaha R1 di Valentino Rossi è un pezzo unico costruito su misura e confezionato in carene in fibra di carbonio che, verosimilmente, potremmo vedere in pista a Misano nel tentativo di scacciare un po’ la malinconia della MotoGP.