Il “vecchio” campione Valentino Rossi parla dei nuovi campioni dello sport italiano. Tra questi Gianmarco Tamberi, che si inorgoglisce al sapere di essere nominato e apprezzato da uno dei propri idoli.
Vale intervistato da Repubblica ha riflettuto sul fatto che, se il motomondiale fosse uno sport olimpico, il Dottore considerando l’arco di tempo della sua attività avrebbe potuto partecipare a ben 7 edizioni dei Giochi: “E almeno 5 volte – ha argomentato Rossi – mi sarei giocato l’oro. Peccato. Ma mi sono esaltato lo stesso coi successi dell'atletica: Jacobs che vince una finale dei 100 metri a cui non aveva mai partecipato prima un italiano, Tamberi nell’alto dopo che gli era sfuggito l’oro di Rio per infortunio, la staffetta con Tortu. Ragazzi straordinari”. Vale ha quindi parlato dei vari Tamberi, Jacobs, Tortu, oltre che di Berrettini e Sinner nel tennis: “Mi ricordano tutti un giovane me, anche se ognuno poi ha la sua storia, e auguro a tutti loro di avere tutto il supporto dei tifosi italiani che ho avuto io. Però, però, dovranno restare sulla cresta dell’onda per 25 anni (e ride ancora). Non è mica facilissimo, ma si può fare. A me è sempre piaciuto un sacco essere paragonato alla Nazionale, alla Ferrari o alla Ducati, avere le prime pagine dei giornali. E in più senza una squadra, da solo!”
Commenti che hanno esaltato “Gimbo” Tamberi, che oltre che di basket è appassionato di motori: “Valentino Rossi? Ragazzi! Lui – ha detto al Corriere dello Sport interrogato su Vale e altri sportivi che hanno fatto riferimento al suo recente oro olimpico nell’alto – è uno dei miei idoli più grandi da sempre! Non posso che provare un orgoglio immenso nel sapere che questi sportivi parlino di me e che per alcuni io sia persino un’ispirazione; o che mi guardino come esempio di chi continua a crederci nonostante tutto”
Tamberi da parte sua spiega di essersi ispirato a Yuri Chechi: “Lui ha avuto una storia simile alla mia e ha avuto un lieto fine (rottura del tendine d’Ahcille prima di Barcellona ’92, oro ad Atlanta ’96, ndr). Sui social ho cercato spesso di raccontare questo percorso. Solitamente si postano cose belle, ma io non ho mai nascosto le lacrime e le difficoltà”.