Lo aveva detto qualche giorno fa, Valentino Rossi. Maradona è il calciatore che ho amato di più anche se non l'ho mai visto giocare, è nell'elite degli sportivi più importanti della storia. Nel giorno della scomparsa del Pibe de Oro vogliamo ricordarlo così, con il suo amore per il motociclismo e per il 46, a cominciare da quando venne invitato da Valentino nel box Yamaha per il GP di San Marino nel 2008.
Fu la sesta vittoria dell'anno per Rossi, festeggiata con Diego Armando Maradona che si sbraccia dalla pitlane e tutto il box del 46 che canta in onore dell'argentino. Prima, sulla griglia di partenza, Maradona aveva baciato il polso destro del Dottore definendolo "el Polso de Dios". Genio e sregolatezza, intuizione, follia. Qualità che uniscono questi due giganti dello sport.
Poi ci furono altri momenti, incontri e racconti. Come Argentina 2015, quando Rossi tornò a vincere in Argentina, a Termas de Rio Hondo, e salì sul podio con la maglietta del numero 10. Un momento iconico, fortissimo ed irripetibile. Perché una cosa così poteva farla solo Valentino, solo in Argentina e soltanto con Maradona.
Ciao Diego.
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