Per prepararsi al meglio al finale di stagione, Valentino ha finito per appassionarsi all’ultima perla del catalogo Netflix, la Serie TV “The Queen’s Gambit”, tradotto in italiano in La Regina degli Scacchi. Una storia potente di sport e passione, ma anche di genio e follia che meglio di tante altre riesce a raccontare le dinamiche degli scacchi al punto da appassionare chiunque la guardi.
Per muovere uno come Valentino Rossi a pubblicare una storia su Instagram (merce rarissima, se non durante il primo lockdown ed in altre occasioni particolari) ci vuole qualcosa di speciale e la miniserie Netlix disponibile dal 27 ottobre lo è di certo. Anche perché il Dottore, a differenza di altri piloti, non ha mai dichiarato di essere particolarmente appassionato di Serie TV. Che sia stata la compagna Francesca Sofia Novello a consigliare il titolo a Valentino? quel che è certo è che i giorni d'isolamento imposti dal Covid hanno dato una mano.
Perché “The Queen’s Gambit” è diversa dalle altre serie Netflix
The Queen’s Gambit è un piccolo capolavoro nel gigantesco catalogo Netflix, una miniserie in 7 puntate tratta dall’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis. Ideata da Scott Frank ed Allan Scott, racconta attraverso gli occhi di Beth Harmon (interpretata da Anya Taylor Joy, già su Netflix in Peaky Blinders) il gioco degli scacchi con una narrazione profonda ed articolata.
Perché siamo abituati a vedere Serie TV in cui lo sport, il gioco o la passione vengano impiegati come palcoscenico per sviluppare i personaggi, ma qui è l’esatto opposto: il vero protagonista sono i pezzi sulla scacchiera, le strategie messe in campo e gli incontri più celebri della storia rivisti per l’occasione. È così già dal nome in riferimento all’apertura “gambetto di donna”, tra le manovre più antiche degli scacchi e tutt’ora impiegata dai giocatori più importanti al mondo. Poi c’è la crescita di Beth, dall’orfanotrofio alla scoperta del proprio talento, per poi arrivare al successo e alla voragine di alcol e sostanze con cui la protagonista cerca di domare il suo genio. Anche in questo La Regina degli Scacchi non si limita a riprendere un copione già visto ma mette in scena il dramma dell'artista maledetto sotto una luce diversa.
The Queen’s Gambit non ci richiede di essere dei profondi conoscitori del gioco per appassionarci, ci immerge in un mondo a 64 caselle nel quale vorremmo imparare a muoverci. E forse anche Valentino Rossi, in cerca di soluzioni altrettanto complesse per la sua Yamaha, potrà trarne qualche spunto.
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