Social scatenati dopo le intense qualifiche di Baku, concluse con una bandiera rossa che ha di fatto consegnato la pole position nella mani di un bravo, e fortunato, Charles Leclerc. Il monegasco ha ammesso di non aver guidato alla perfezione nel suo primo, e unico, tentativo in Q3 ma la presenza di una Mercedes davanti a lui lungo il rettilineo gli ha permesso di sfruttare la scia e aggiudicarsi il miglior tempo. Un insieme di fattori, in cui la fortuna gioca oggi un ruolo importante, hanno così consegnato a Leclerc la seconda pole consecutiva.
Sui social non è passata inosservata la veemenza del commentatore di Sky Carlo Vanzini che invece ha a lungo elogiato la prestazione del monegasco e il ruolo fondamentale della scuderia di Maranello. È stata soprattutto la scelta delle parole usate da Vanzini a scatenare l’ironia sui social, complice il ricordo del battibecco avuto con Mattia Binotto dopo il Gran Premio di Barcellona.
Il team principal della rossa non aveva apprezzato il commento del telecronista che dal 2020 ha trasformato in tormentone la frase “date una macchina a questo ragazzo”, esaltando le doti di Leclerc ma criticando le prestazioni della monoposto, nonostante il netto miglioramento di questo 2021.
La frase incriminata in questa sessione di qualifiche è stata “la Ferrari ha messo questa macchina nelle mani di questo ragazzo”, percepita dagli appassionati come un tentativo di ribaltare il vecchio tormentone e dare grande importanza al lavoro degli uomini Ferrari. Lavoro che c’è stato, e che continua ad esserci in questa stagione positiva per la rossa, ma che certo non ha influito nella tempesta perfetta che, tra scie e incidenti, ha permesso a Leclerc di portare a casa una Pole.
Prima posizione in griglia che lo stesso Leclerc prende con le pinze: a Baku si può superare, la Ferrari non è la migliore nel passo gara, la pole non sarebbe arrivata se non grazie alla bandiera rossa e la vittoria domani sarà molto difficile, se non impossibile.
Dichiarazioni di Leclerc che Vanzini non sembra aver sentito, perché impegnato a esultare come se sul piatto delle qualifiche di Baku ci fosse la vittoria del mondiale, aggiungendo un “Peggio per chi si è perso questa pole” come a indicare un evento unico e irripetibile in questo fantastico inizio di mondiale in Formula 1. L’irruenza del commentatore è nota, tanto che sui social sono in molti a criticarne i toni eccessivi e i cambi di temperamento quando si tratta di giudicare le prestazioni di alcuni piloti, come nel caso del suo “Predestinato” Charles Leclerc, e di altri.
Tra chi gli recrimina di concentrarsi troppo sulla vita privata di Max Verstappen e chi invece non apprezza le parole usate nei confronti di pluri-campioni del mondo come Hamilton e Vettel, l’idea generale che ci si può fare scorrendo i post su Twitter, è che Vanzini in telecronaca scelga spesso la strada della drammaticità. Scatenando i sentimenti, e le critiche, di chi dentro quelle parole ci legge troppa, gratuita, tifoseria.