La rimonta di Max Verstappen deve partire dalla tana del lupo, a Imola, la casa della Ferrari. Il campione del mondo sa bebe che un altro zero sarebbe un grosso problema in ottica riconferma ma ai microfoni de La Gazzetta dello Sport è apparso rilassato, tanto da parlare anche del suo eterno rivale, Lewis Hamilton, a sua volta partito male.
"Ogni pilota è diverso dall'altro per il modo di attaccare o difendersi, per cui bisogna affrontarlo in una maniera particolare. Nel finale del 2021 c’era un’aggressività maggiore del solito da parte sua? Credo che nella lotta fra me e Lewis abbia giocato un ruolo importante il conflitto che c’era allora fra Mercedes e Red Bull, oltre a tutti gli episodi capitati durante il campionato. Questo ha inasprito il confronto in pista. Ho temuto per la mia incolumità? No, le cose non funzionano se hai paura. Non ho mai pensato al rischio di farmi male. Ero concentrato per vincere".
Ora però il suo rivale numero 1 è Leclerc: "Trovo che sia piuttosto naturale affrontare gli stessi piloti con cui ho incrociato le ruote da piccolo, essendo arrivati come me in Formula 1. In particolare, nel caso mio e di Charles, c’è di bello che siamo due giovani che si contendono le vittorie. Finora abbiamo dato vita a belle battaglie. E sono felice di vedere il mio amico Carlos Sainz su una Ferrari così competitiva, dopo avere debuttato insieme nel 2015 con la Toro Rosso".
Chiosa sul suo rapporto con l'Italia: "Quando ero bambino ho passato più tempo in Italia che a casa, perché gareggiavo in kart sulle vostre piste e quindi sono cresciuto da voi. Ho conosciuto posti del Nord e del Sud, viaggiando su un furgone con mio padre, e conservo bellissimi ricordi. Mi sono divertito tanto in quegli anni. Mi piace la vostra cultura e la passione che avete per il mondo dei motori e per la Formula 1".