Fra meno di due settimane partirà la prima sessione di test invernali della F1, eppure la testa di tutti è rimasta all’anno scorso, all’arcinoto round conclusivo di Yas Marina, i cui fatti bruciano ancora molto. Giustamente. Per l’intero 2021 e non solo, la FIA non ha fatto altro che accumulare figuracce, rendendo le gare e il loro responso poco credibile.
Un vero danno per la serie culminato proprio con l’appuntamento di Abu Dhabi, durante il quale, a causa di un cortocircuito tra i muretti Red Bull e Mercedes e la direzione corsa, si è assistito ad uno spettacolo davvero poco edificante. Liti, polemiche e decisioni prese malamente senza seguire le regole e con la sola paura di deludere gli spettatori.
Alla bandiera a scacchi, ad uscire vincitore è stato Max Verstappen che in un sol colpo si è aggiudicato il successo di gara, oltre a quello iridato, mettendo fine al dominio di Hamilton e della Stella.
Dieci pole position e altrettante vittorie nel corso della stagione, avrebbero dovuto chiudere la bocca al mondo e portare tutti al riconoscimento dell’olandese quale nuovo campione del Circus. Ed invece, per le modalità in cui si è svolto il finale di weekend, il tema tutt’oggi fa discutere e c’è chi addirittura si rifiuta di accettare il verdetto della pista.
Dal canto suo l’ex numero 33 ora numero 1 non ci sta alle accuse di aver “rubato” qualcosa. “Ho guidato molto bene per l’interno mondiale e mi sono meritato la coppa”, il suo sfogo al The Guardian. “Ho anche avuto dei momenti di sfortuna, ma la gente continuerà a ricordarsi l’appuntamento conclusivo”.
E a proposito della volata decisiva, Mad Max riconosce la forza d’animo dimostrata da Hamilton in un frangente tanto delicato. “Mi è difficile immaginare come avrei reagito nella stessa situazione. Credo, comunque che avere in bacheca sette titoli iridati possa smorzare la delusione”, il commento che prelude ad una stoccata. “Se si perde all’ultima tornata non avendo mai vinto, è peggio”.
In quel caldo 12 dicembre a far chiacchierare furono anche i complimenti del 37enne all’avversario non appena giunto al parco chiuso. “Non ricordo le sue parole esatte. È stato un gesto gentile e sportivo, ma poi da lì non ci siamo più sentiti”, ha tagliato corto facendo intendere che tra i due non vi è certo un rapporto d'amicizia.