image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

“Ero lì con Borja Gómez, non è vero che è morto sul colpo. Poi l’hanno messo nella cella frigorifera di un fioraio”: l’agghiacciante racconto di Filippo Fuligni sulla tragedia di Magny-Cours

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

6 agosto 2025

“Ero lì con Borja Gómez, non è vero che è morto sul colpo. Poi l’hanno messo nella cella frigorifera di un fioraio”: l’agghiacciante racconto di Filippo Fuligni sulla tragedia di Magny-Cours
In una lunga (e umanamente devastante) intervista a Yellowflagtalks, il pilota italiano Filippo Fuligni ha ripercorso gli ultimi istanti di vita di Borja Gómez dopo l’incidente di Magny-Cours, fornendo dettagli che, se confermati, sarebbero gravissimi e sui quali, adesso, tutto il motorport dovrebbe pretendere di andare a fondo. Poteva salvarsi e per più di un solo motivo: non c’erano bandiere, c’era un solo commissario e l’ambulanza è arrivata con grandissimo ritardo. Fuligni: “gli ho toccato il collo, c’era vita ancora”

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

“Hanno detto che è morto sul colpo, alle 12:07, ma io ho negato e ho detto che quando ero lì con lui era vivo: respirava. Non è morto subito, è morto mentre si aspettava che arrivasse il mezzo di soccorso”. E’ il racconto (ma forse è meglio dire che è una vera e propria denuncia) di Filippo Fuligni, il pilota italiano che era con Borja Gómez nei suoi ultimi istanti di vita, dopo il tragico incidente avvenuto il 3 luglio scorso sul circuito di Magny-Cours. In una intervista a Yellowflagtalks, Fuligni ha ricostruito ognuno di quei maledetti secondi, rivelando dettagli agghiaccianti che, adesso, rendono ancora più pesante un dubbio che per la verità hanno avuto tutti sin da subito: Borja poteva salvarsi?

https://mowmag.com/?nl=1

Fuligni ricostruisce con precisione drammatica gli eventi che hanno portato alla morte del giovane pilota spagnolo. "All'uscita dell’Adelaide, la curva 5, Alberto García, compagno di squadra di Borja Gómez, ha avuto un problema tecnico e ha perso liquidi e la pista è diventata molto scivolosa. Subito dopo – ha detto - è arrivato Borja, che è caduto in frenata per la variante del Nürburgring. L'anteriore gli si è chiuso, ma è stata una caduta normale: si è alzato e è corso verso le barriere, forse per recuperare la moro o probabilmente perché si era reso conto che poteva esserci una qualche situazione strana sull’asfalto: una caduta al terzo giro di una sessione di prove libere, per un pilota esperto come lui, non è normale".

Il punto cruciale del racconto di Fuligni, però, riguarda la gestione della sicurezza da parte degli organizzatori. "In quella curva non c'erano bandiere o pannelli luminosi a segnalare il pericolo – ha aggiunto - e c'era solo un commissario, che non è andato ad aiutarlo”. La mancanza di segnalazione si è rivelata fatale quando, dopo più di venti secondi dalla caduta di Gómez, Joan Santos è scivolato nello stesso punto, colpendo il pilota spagnolo che era voltato di spalle.

20250806 183618470 5051
Filippo Fuligni

"Ventidue secondi nel nostro mondo sono un tempo infinito – ha rimarcato Fuligni – L’ho detto anche alla polizia: è estremamente grave. Tutto quello che è successo era assolutamente evitabile. C'era solo un commissario molto giovane in quella zona e non ha fatto nulla; non ha sventolato bandiere e neanche ha offerto aiuto. In condizioni normali, anche nelle prove libere, appena ti fermi dopo la scivolata, hai sempre almeno due commissari che ti raggiungono. Se ci fossero state le bandiere, qualsiasi pilota avrebbe preso precauzioni riducendo la velocità e forse si sarebbe schiantato comunque, ma più lentamente. Ci sono anche dei pannelli a Magny-Cours, ma sono un extra, non dovrebbero essere una sostituzione: sono stati invece utilizzati per rimpiazzare il personale, perché giovedì e venerdì dove c'erano i pannelli non c'era nessuno".

Il racconto di Fuligni, però, si fa ancora più drammatico quando ripercorre gli ultimi istanti di vita del giovane pilota spagnolo. “Una decina di secondi dopo Santos – ha detto ancora - sono arrivato io e dopo due cadute non c’era ancora nessuna segnalazione e nessun commissario ad aiutare i piloti. Avvicinandomi ho visto la polvere della ghiaia, quindi mi è venuto istintivo chiudere il gas e arrivare piano alla staccata, ma ero perfettamente sopra la traccia bagnata e mi si è chiuso il davanti da dritto. Ho smesso di scivolare abbastanza presto, lontano dalla via di fuga e quindi, cosciente che ci fosse qualcosa di viscido in pista, mi sono arrampicato sopra le barriere di gomme. Proprio mentre lo facevo hanno acceso i pannelli rossi, ma non segnalavano che tipo di problema specifico ci fosse. Non c’era – per dire – la bandiera gialla e rossa (che segnala una qualsiasi potenziale variazione di aderenza in pista, n.d.a.), che era la cosa più giusta da fare viste le tre cadute in trenta secondi. Se non mi fossi sbracciato per dire a tutti di stare lontani dalla traiettoria ideale, sarebbero caduti altri piloti. Quando sono sfilati tutti sono sceso dalle gomme, ho visto tre moto per terra e Santos che era in piedi, ma non vedevo il terzo pilota. Mentre tornavo verso la mia moto mi è caduto l’occhio sul corpo di Borja, fermo immobile. Sono rimasto bloccato qualche secondo perché era un’immagine molto forte. Sono corso a cercare aiuto, ma da parte del personale non ho visto alcuna premura di andare a soccorrere Borja, così mi sono tolto casco e guanti e sono tornato io stesso da lui. Gli ho slacciato leggermente la tuta perché, non essendo un soccorritore, non potevo toccarlo. Aveva gli occhi aperti, ma spenti nel vuoto, così ho cercato di capire con le dita sul collo se avesse battito cardiaco e con la mano sul petto se respirasse ancora. In quel momento ho sentito qualcosa di vitale, non so se fosse una reazione negli ultimi istanti di vita o se fosse possibile rianimarlo. So solo che se anche ci fosse stata una minima chance di rianimarlo, col ritardo dei soccorsi la si è persa. La famiglia di Borja mi ha anche raccontato una cosa veramente oscena. Borja era salito a Magny-Cours solo con un amico. In attesa dell’arrivo dei familiari, giovedì e venerdì, il suo corpo è stato conservato nella cella frigorifera di un fioraio perché Dorna (o chi di dovere) non si è preoccupata di trovare un obitorio dove tenerlo”.

20250806 183635496 4583
Borja Gomez

More

ATTENZIONE, LEGGENDE IN PISTA col mistero Ducati: niente Desmosedici per Stoner, Capirossi e Dovizioso al Red Bull Ring

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

ATTENZIONE, LEGGENDE IN PISTA col mistero Ducati: niente Desmosedici per Stoner, Capirossi e Dovizioso al Red Bull Ring

[VIDEO] I magnifici 7 a Balaton e Marc Marquez vicinissimo ai tempi della SBK? Sì, ma la bomba è che in Ducati ne sanno una più del diavolo

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

[VIDEO] I magnifici 7 a Balaton e Marc Marquez vicinissimo ai tempi della SBK? Sì, ma la bomba è che in Ducati ne sanno una più del diavolo

Oh Jorge, ma è masochismo o fame? Martìn, “La (massacrante) Purito”, Aprilia e un “messaggio di 40 minuti” per mettere in chiaro le cose

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Oh Jorge, ma è masochismo o fame? Martìn, “La (massacrante) Purito”, Aprilia e un “messaggio di 40 minuti” per mettere in chiaro le cose

Tag

  • MotoGP

Top Stories

  • Dazn, prezzi abbonamento folli? “La bolla dello streaming sta scoppiando”. Gli youtuber Neschio, Gabboman e Kinoshi attaccano: “Troppi soldi per offerte con quei disservizi”. Il problema? “Non la pirateria, ma…”

    di Domenico Agrizzi

    Dazn, prezzi abbonamento folli? “La bolla dello streaming sta scoppiando”. Gli youtuber Neschio, Gabboman e Kinoshi attaccano: “Troppi soldi per offerte con quei disservizi”. Il problema? “Non la pirateria, ma…”
  • Il GP d'Austria, Marquez, Aldeguer e quel box con le maniere semplici in cui è sempre festa per tutti (tranne per l’alluce di Fermin)

    di Emanuele Pieroni

    Il GP d'Austria, Marquez, Aldeguer e quel box con le maniere semplici in cui è sempre festa per tutti (tranne per l’alluce di Fermin)
  • Attenzione: Marc Marquez si è mangiato Ducati come aveva fatto con Honda? Forse, ma Dall’Igna non ha sbagliato niente. E adesso Martín e Bezzecchi… [VIDEO]

    di Cosimo Curatola

    Attenzione: Marc Marquez si è mangiato Ducati come aveva fatto con Honda? Forse, ma Dall’Igna non ha sbagliato niente. E adesso Martín e Bezzecchi… [VIDEO]
  • Ducati: una saracinesca su e l’altra giù come un sipario ormai calato? Marc Marquez ride, Pecco Bagnaia chiede spiegazioni e Gigi Dall’Igna replica freddo

    di Emanuele Pieroni

    Ducati: una saracinesca su e l’altra giù come un sipario ormai calato? Marc Marquez ride, Pecco Bagnaia chiede spiegazioni e Gigi Dall’Igna replica freddo
  • ALCARAZ, GRAVE ERRORE CON SINNER? L'allarme lanciato per gli Us Open dopo Cincinnati: “Se fossi stato l'allenatore di Carlos...”. Ma perché è preoccupato l'ex numero 1 del mondo Roddick?

    di Giulia Sorrentino

    ALCARAZ, GRAVE ERRORE CON SINNER? L'allarme lanciato per gli Us Open dopo Cincinnati: “Se fossi stato l'allenatore di Carlos...”. Ma perché è preoccupato l'ex numero 1 del mondo Roddick?
  • Gigi Dall’Igna e Ducati vogliono sei Desmosedici uguali? Uccio fa chiarezza per il Team VR46: “Abbiamo parlato tanto con Gigi e Vale, noi non mettiamo ostacoli agli altri…”

    di Emanuele Pieroni

    Gigi Dall’Igna e Ducati vogliono sei Desmosedici uguali? Uccio fa chiarezza per il Team VR46: “Abbiamo parlato tanto con Gigi e Vale, noi non mettiamo ostacoli agli altri…”

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Lewis Hamilton in crisi? Arriva l’ennesima difesa di Toto Wolff, che sul rinnovo di Vasseur è chiaro: “Non farlo sarebbe stato stupido. E nel 2026…”

di Alice Cecchi

Lewis Hamilton in crisi? Arriva l’ennesima difesa di Toto Wolff, che sul rinnovo di Vasseur è chiaro: “Non farlo sarebbe stato stupido. E nel 2026…”
Next Next

Lewis Hamilton in crisi? Arriva l’ennesima difesa di Toto Wolff,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy