Fine delle ferie per Pecco Bagnaia, Marc Marquez, Fabio Di Giannantonio, Franco Morbidelli, Alex Marquez, Fermin Aldeguer e Michele Pirro: Ducati li ha voluti tutti a Balaton per provare il circuito dove tra pochi giorni dovranno (tranne Pirro) debuttare con le Desmosedici della MotoGP. In Ducati sono “ossessionati dal lavoro” e non fanno riposare abbastanza i loro piloti? No, la verità è che sono i soliti diavolacci e che un test così non sarebbe stato possibile farlo più in là. Sfruttare ogni possibile vantaggio strategico, quindi, anche a costo di anticipare la fine delle vacanze dei propri piloti: il modo per non catapultarli su un circuito del tutto nuovo direttamente nel week end di gara, così da avere riferimenti e dati su cui cominciare a lavorare già da adesso.

Ovviamente, i sette della Ducati hanno potuto girare solo con moto di serie: tutti, manco a dirlo, con una Ducati Panigale V4. E chi è andato più forte di tutti? Numeri ufficiali non sono stati forniti, ma in rete e su alcune testate spagnole, oltre che sui social, c’è chi parla di un uno e quarantuno di Marc Marquez che significherebbe due secondi o giù di lì dal miglior tempo fatto registrare da Toprak Razgatlioglu nell’ultimo round del World Superbike.
Il circuito è stretto e tortuoso e il dato non sembra così impressionante, pur raccontando di un Marc Marquez che, ormai non serve neanche dirlo ancora, si conferma però un fenomeno assoluto anche in sella a una “semplice” (per quanto costosa e raffinata) moto di serie. Di sicuro, però, non è stato il cronometro a catalizzare l’attenzione di tutti, ma, appunto, il tracciato. Soprattutto dopo che molti dei piloti della Superbike s’erano detti dubbiosi sull’opportunità di far correre le MotoGP.
Marc Marquez comunque non sembra preoccupato dopo la giornata in sella a Balaton, definita come "una giornata fantastica in pista con tutto il team Ducati Corse". Ha elogiato il layout del circuito definendolo "unico e insolito", sottolineando che richiederà "uno stile di guida diverso dal solito". Secondo Marquez, la pista presenta molte zone di frenata e accelerazione e questo richiederà sensibilità e capacità di adattamento: "Più si entra nel ritmo, più ci si diverte e si sente davvero la velocità. L'asfalto è molto buono; hanno fatto un ottimo lavoro".
Quattromilacentoquindici metri e sedici curve che sembrano aver entusiasmato anche Pecco Bagnaia. Il vicecampione del mondo, infatti, ha condiviso le sue impressioni positive su Balaton. "Tornare in moto dopo le vacanze è sempre bello - ha detto - le mie prime impressioni sul circuito sono positive. Il tracciato è molto piccolo, quindi bisogna fare attenzione nelle chicane, ma sono soddisfatto. Il design è unico e ci siamo goduti la giornata… anche derapando un po'!"