Ritirare un premio dovrebbe rappresentare, qualunque professione si svolga, un momento di gioia e di grande riconoscimento del proprio lavoro. Questo però non accade, almeno se ti chiami Selvaggia Lucarelli. La giornalista, invitata al "Premio Letterario Caccuri", contest di saggistica che si svolge in agosto a Caccuri, in provincia di Crotone, ha abbandonato il palco dopo un brevissimo scambio con uno dei due presentatori dell'evento, la giornalista Rai Vittoriana Abate. A far scattare la reazione di Selvaggia Lucarelli sono state prima l'assenza sul palco di Gianluca Nuzzi, altro conduttore del "Premio Caccuri", e poi la domanda posta da Abate in riferimento al suo libro Il vaso di Pandoro, motivo per cui la giornalista si trovava a ritirare il premio.
A raccontare l'accaduto, ripreso in un video (disponibile sulla newsletter di Selvaggia Lucarelli "Vale Tutto") e da diverse testate locali, è stata la stessa Selvaggia Lucarelli nella sua newsletter. “Mi trovavo in Calabria, a Caccuri, provincia di Crotone. Era un invito arrivato tramite la casa editrice del Fatto mesi fa, ci tenevano molto ad avermi e a consegnarmi un premio per il mio ultimo libro. Essere lì il 9 agosto per me rappresentava un grosso sacrificio, perché questo mi obbligava a spostare la mia partenza per le vacanze a (quasi) ferragosto dopo un anno tosto, ma mi sembrava giusto accettare il premio e andare in Calabria, regione in cui sono andata pochissimo” ha riportato nella sua newsletter. Salita sul palco, Lucarelli ha subito sottolineato l'assenza di Nuzzi. “Dov’è Nuzzi? Sono l’unica che non presenta questa sera? Come mai? Lo trovo molto scortese. Mi offendo, scusami. Sono venuta qui da Milano, ho attraverso la Sila, e si rfiuta di presentarmi. Ha intervistato assassini, condannati a vent’anni di carcere, e non intervista me” ha detto Selvaggia Lucarelli salendo sul palco.
Se l'assenza di Nuzzi è stata superata dalla giornalista, la prima domanda da parte di Vittoriana Abbate ha creato un momento di acceso confronto. Abate, giornalista e inviata di Porta a Porta, ha chiesto a Selvaggia Lucarelli perché avesse "una così forte antipatia per Fedez", riferendosi all'inchiesta e al libro Il vaso di Pandoro. "Non è il modo giusto di porre una domanda, non è una questione personale" ha sottolineato Lucarelli. “Fatemi capire: io sono arrivata qui il 9 agosto, in Calabria, rinunciando alle mie vacanze, salgo su un palcoscenico felicissima e mi ritrovo il conduttore che non mi presenta e la conduttrice che descrive la mia inchiesta come una sorta di questione personale. Capisci che questo è un modo di svilire un lavoro di inchiesta". Nella sua newsletter Selvaggia Lucarelli ha così raccontato il proseguimento della serata: "Lei (riferendosi a Vittoriana Abate, ndr.) a quel punto farfuglia qualcosa e passa alla seconda freccia spuntata, ovvero: 'Parliamo di Fedez, hai detto che deve andare a sgusciare le vongole'. Le chiedo cosa stia dicendo e cosa c'entri Fedez. Lei farfuglia 'l'ho visto oggi nel tuo blog! (non ho un blog da un decennio). A quel punto capisco l'andazzo, le chiedo sia sia un'imboscata, saluto il pubblico e me ne vado. Non lascio svilire il mio lavoro in questa maniera becera".
Salvaggia Lucarelli ha così lasciato il palco tra i "boo" del pubblico, com'è possibile vedere anche nel video pubblicato dalla giornalista nella sua newsletter. A breve distanza a ritornare sul palco è Gianluigi Nuzzi, che prima di intervistare l'ospite successivo, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, si è rivolto al pubblico e ha detto, senza nominare Selvaggia Lucarelli, di "non aver voluto stringere la mano a una persona di cui non ha stima. Non parlo con chi manca di rispetto ai miei figli". Sempre nella sua newsletter, la giornalista ha replicato alle parole di Nuzzi: "Visto che scomoda il tema dei figli, cosa che io non avrei mai fatto, mi tocca chiarire che nessuno ha toccato i suoi figli ma che, al limite, sono i suoi figli ad aver combinato qualche grosso guaio ben 6 anni fa". E ha continuato: "Un suo figlio, per la precisione. Ai tempi io scoprii la brutta notizia che coinvolgeva alcuni minori e un istituto noto e di prestigio. Ne scrissi sul Fatto mantenendo l'anonimato dei minori e dei genitori. La notizia ebbe rilevanza, ma nessuno citò né Nuzzi né tantomeno i minori". E infine, Selvaggia Lucarelli ha voluto specificare di essere dispiaciuta che la notizia coinvolgesse uno dei suoi figli, ma "non è che siccome sei figlio di Nuzzi godi di una corsia preferenziale e un collega cestina la notizia, pur dandola nel rispetto dell'anonimato e con la maggiore delicatezza possibile".