Come si è giunti davvero all’arresto di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio nel 2010? Conosciamo tutti, o almeno tutti coloro che abbiano seguito almeno un telegiornale negli ultimi anni, la storia di Ignoto 1. L’omicidio di Yara è il caso in cui si è partiti dal profilo genetico di chi aveva commesso il crimine per poi arrivare al nome. Test del Dna a tappeto fino a restringere il campo, fino a trovare il padre biologico dell’assassino: Giuseppe Guerinoni. E qui l’ennesimo colpo di scena: nessuno dei figli nati dal suo matrimonio era l’assassino di Yara. E qui si è aperto lo scenario della relazione extraconiugale. No, non è una soap opera, ma solamente le storie umane che il giallo di Brembate non ha fatto altro che scoperchiare. E via a scoprire chi fosse la donna con cui Guerinoni avesse avuto questa relazione: Ester Arzuffi. Ed è da lei che poi gli investigatori sono arrivati ad arrestare Massimo Bossetti, certi di andare a colpo sicuro. Come mai?
Intercettazioni. Ester Arzuffi, che ha negato fino alla fine la paternità di Giuseppe Guerinoni, aveva iniziato ad avere dei dubbi sul fatto che il Dna rinvenuto sugli slip di Yara potesse realmente appartenere a suo figlio Massimo, tanto da parlarne con lui per capire cosa fare. Ma non sapevano che i loro telefoni erano già sotto controllo. E ci chiediamo, come mai di questo non si parla nella serie Netflix sull’omicidio di Yara “Oltre ogni ragionevole dubbio”? Quindi, Bossetti sapeva che il cerchio dopo anni stava per stringersi, ed è qui che si è proceduti con l’arresto dell’ex muratore di Mapello. La scena della cattura la ricordiamo tutti, anche questa trasmessa in loop da tutti i telegiornali. Bossetti, quando capisce che gli agenti sono lì per lui scappa, dice lui che si sarebbe trattata di una reazione istintiva. Ma se sei consapevole di non aver commesso nessun crimine perché tentare la fuga? Questo dopo che era stato fermato per essere sottoposto all’alcol test e prima che finisse in una cella di isolamento. Eppure la serie Netflix ha sollevato una grande onda innocentista a favore di Bossetti. Ma si sa, ormai i processi avvengono fuori dalle aule di un tribunale…