Morgan mi ha cacciato dal gruppo whatsapp Rinascimento e Dissoluzione - che, confermo quanto scritto ieri su MOW, nel pezzo che ha dato il via alla - per me divertente - querelle con Sgarbi e Morgan, sa un po' di televendita: "Do Nascimento e Dissoluzione".
Ieri insomma succede che posto nel gruppo il pezzullo dove descrivevo le mie, personali, soggettive o quello che è impressioni su questa chat nella quale mi sono ritrovato, citando - come al solito con ironia, autoironia e lucidissima precisione e appropriatezza - Derrida e David Foster Wallace. Ma probabilmente, a Morgan, non piacciono le opinioni. Ne è seguito un siparietto serale in cui Morgan mi dedicava un epigramma o non saprei in cui mi prometteva una pizza in faccia (lo ringrazio del tempo dedicato alla composizione del testo), Vittorio, informando che mi conosce da tempo, cosa vera, constatava che sono invecchiato male (cosa vera e soprattutto voluta, mi fanno impressione e un po' di ribrezzo quelli che invecchiano bene) per poi darmi del "bipolare" (sono certo che si riferisse non a qualche disturbo dell'umore ma a a una mia preferenza per il sistema politico bipolarista - il che presupporrebbe un attacco mio al terzo o quarto o quinto polo Sgarbi-Morgan, quando sanno tutti che sono anarcoimperialista nel senso che o comando io o per me potete vivere nel caos, e che tra i sistemi democratici sono assolutamente per il pentapartitismo o pentabipolarismo).
Poi un po' di solite cose tipo insulti vari e shitstorm e l'invito di Morgan a scrivere un articolo in cui dovevo smentire il precedente (uno che passava da lì mi ha offeso pesantemente chiedendomi di fare informazione corretta quando io nella mia vita non ho mai fatto informazione) al che ho risposto a Morgan che volendo avrei potuto riscrivere il pezzo incriminato parola per parola, virgola per virgola, refuso per refuso, e pubblicarlo nuovamente (erano così poco ironici e autoironici che non hanno colto il concetto di serigrafia e riproducibilità applicata per la prima volta a un testo - non un testo stampato in serie come accade nei quotidiani ma un testo identico pubblicato due volte come testo a sé stante). Poi ho dato la buonanotte e Morgan mi ha cacciato mentre quasi stavo già dormendo.
L'impressione generale, ieri, è stata anche un po' commovente: la passione con cui Vittorio difende la serenità di Morgan è di una tenerezza infinita: scrivo in maniera ironica e autoironica non sapevo che Morgan si tagliasse con un grissino. Se fossi Ungaretti (o l’Ottavio Cappellani di qualche anno fa) li avrei già sfidati a duello, ma oggi, visto che il Castoldi mi ha minacciato di darmi una pizza in faccia (in versi) lo sfido a una bella gara di pizza, magari nel prossimo MasterChef.
Comunque, invidio molto tutti i partecipanti al gruppo perché non so dove trovino tutta questa energia. Certo, resta il problema di un anarchico che caccia da un gruppo. Che però non è un problema mio. La mia componente anarchica mi fa gioire quando mi cacciano, anche se mi resta l'impressione che siano gli altri a cacciarsi da soli. Un po' come se tutti portassero il proprio pallone al campetto e a uno a uno se ne andassero via col proprio pallone e la loro illusione di volontà di potenza, e alla fine restassi solo nel campetto, felice e libero di guardare la terra battuta. Da vicino. A interrogarmi sulla fisica delle particelle.