Franchino Er Criminale ha una vera e propria missione, non si tratta di attirare followers, o una guerra personale. Lui vuole salvare la cucina tradizionale italiana, che sempre più spesso viene messa alla prova dalle nuove tendenze mediatiche. Franchino Er Criminale, professione youtuber, con tanto di 203 mila iscritti sul suo canale personale. Una battaglia contro le illusioni. Così, in un uno dei suoi video dal titolo ”Marchette Criminali”, Alessandro Bologna sfida l’ondata del ”Food Porn”, la nuova moda continuamente somministrata sui social: piatti esagerati, in cui l’estetica conta più del vero sapore degli ingredienti. Dopo il filmato ha dichiarato: “La mattina dopo l’uscita del video, sotto casa ho trovato una riga profonda sulla fiancata della macchina, un umile Pandino che parcheggio da anni sulla stessa via. Il Tufello è un paese, ci conosciamo tutti. Una casualità?”.
Nel frattempo continua ad attirare forti critiche da parte di chi lo segue, rilasciando un’intervista a Repubblica: “Hanno alzato l’asticella, ora rispondo io. Nei prossimi video farò candidamente il nome delle pagine Instagram o dei canali YouTube che sponsorizzano posti. Andrò da tutti e continuerò ad assaggiare i prodotti promossi e a giudicarli. Non ho famiglia, non ho niente da perdere. È una cultura tossica. Uno schiaffo alla miseria, enormi quantità di cibo buttate lì, a caso. È anche l’incitamento palese al mangiare male sia per gusto che per la salute. Questa cultura si è infiltrata attraverso una rete di Food Blogger che guadagna con le sponsorizzazioni. E sta lavando il cervello a un sacco di persone”. E spiega cosa sta difendendo con la sua attività: “La nostra tradizione centenaria. Viviamo in un’epoca di imbarbarimento culturale generale e distruggere anche una delle pochissime cose che c’è rimasta non lo tollero. Non si può massacrare un piatto regionale come la carbonara. Io non lo posso vedere l’uovo intero sbattuto sopra a colare, non è un invito, è aberrante”.