La procura di Milano ha disposto il sequestro di chat, video e fotografie in mano a Fabrizio Corona dopo che Alfonso Signorini ha presentato una denuncia per il reato di revenge porn. Se la logica non è opinabile, questo tipo di azione legale sarebbe, nei fatti, una conferma della veridicità del materiale utilizzato da Corona nella puntata 19 di Falsissimo, “Il prezzo del successo” (continuiamo a usare il condizionale perché è giusto così). Corona, come si sa, ha parlato espressamente di “MeToo”, eppure nel caso di Harvey Weinstein, ci fu un ostracismo immediato: il 5 ottobre 2017 il New York Times pubblica un’inchiesta di Jody Cantor e Megan Twohey su molestie sessuali perpretate da Weinstein a danno di attrici come Ashley Judd e Rose McGowan, rivelando anche l’esistenza di accordi extragiudiziali. L’8 ottobre Weinstein viene espulso dall’Academy of Motion Pictures and Sciences ossia l’organizzazione che presiede i premi Oscar. Lo stesso giorno il consiglio di amministrazione della Weinstein Company lo licenzia. Il 10 ottobre esce un articolo di Ronan Farrow (figlio di Woody Allen e Mia Farrow) sul New Yorker in cui si aggiunge l’accusa di stupro da parte di 13 donne, tra cui Asia Argento. Lo stesso giorno Barack Obama, Hillary Clinton, Emmanuel Macron condannano Weinstein pubblicamente; la moglie chiede il divorzio. Entro la fine di ottobre L’Università di Buffalo avvia la revoca della laurea honoris causa; Harvard ritira la medaglia W.B.E. Du Bois; la Francia avvia il ritiro della Legion d’onore; il Regno Unito avvia la revoca del titolo CBE. Entro la fine di ottobre rompono ogni forma di collaborazione con la Weinstein (nonostante Harvey fosse già licenziato) aziende come Apple, Amazon, Hachette, Lexus. Nel frattempo altre 8 donne si fanno avanti per denunciare il comportamento di Weinstein. Tutto questo, precisiamolo, soltanto a seguiro di denunce ancora avvenute soltanto attraverso i media e senza che fosse ancora in corso alcun processo.
Le differenze sostanziali sono: 1) La pubblicazione degli accordi extragiudiziali che, però, non confermano l’avvenuta molestia o violenza, testimoniano soltanto l’interesse di Weinstein a non fare trapelare le accuse (accuse in ogni caso da dimostrare) e la volontà delle presunte parti offese ad accordarsi in cambio di denaro 2) L’autorevolezza delle fonti: New York Times e New Yorker e 3) forse la cosa che ci interessa di più, la cosiddetta “massa critica”. Percezione e Massa Critica sono stati due elementi fondamentali nell’ostracismo immediato nei confronti di Weinsten.. La percezione, invece, è il sentimento comune e diffuso che quelle accuse, ancorché soltanto avvenute per via mediatica, fossero assolutamente credibili. La massa critica è rappresentata dal numero di persone che si sono immediatamente fatte avanti dopo le prime denunce: come abbiamo detto sono state 80 donne, non poche.
Nel caso di Alfonso Signorini la percezione sui “social” sta dalla parte di Fabrizio Corona, lo ritiene in qualche maniera credibile, meme e video satirici non si contano. Diverso è il caso dei media tradizionali, che ci stanno andando coi piedi di piombo. Ricordiamo che non stiamo parlando delle ovvie e benedette garanzie processuali e che per il nostro diritto non si è colpevoli di nulla fino al terzo grado di giudizio e in questo caso – soprattutto – non si sa neanche se Signorini abbia davvero commesso un reato (e in questo momento, a seguito di querela da parte di Signorini, è indagato soltanto Corona), stiamo parlando dell’ostracismo totale, termonucleare globale, ricevuto da Harvey Weinstein e di Alfonso Signorini che invece va sulle reti Mediaset a presentare il suo libro, senza che nessuno dei giornalisti gli ponga qualche domanda sulla faccenda, come ha fatto notare il direttore PISTO. Nel caso Weinstein ostracismo immediato. Nel caso Signorini l’esatto contrario. Non voglio dare un giudizio (e ci mancherebbe, non sono un giudice), sto solo registrando le differenze a partire dal “metoo” evocato da Corona, che è cosa, giusto ribadirlo, ancora tutta da verificare. Per quanto riguarda la massa critica il discorso è diverso. Siamo lontanissimi dal centinaio di donne che accusarono nel giro di pochi giorni Weinstein (parecchie a caccia di denaro, senz’altro). Ma la massa critica non è sintomo di colpevolezza, essa invece influisce sulla “percezione”: se tante donne accusano qualcosa di vero ci sarà. La somme di percezione e massa critica, che si influenzano a vicenda (è ovvio che la notizia provenniendo dal New York Times abbia fatto sentire tante donne libere di potere parlare) hanno fatto sì che l’ostracismo nei confronti di Weinstein fosse immediato e spietato e che abbia anche dato la stura a una serie di “cancellazioni”.
Diversissimo il caso di Jeffrey Epstein, che pur essendo registrato come “predatore sessuale di livello 3” il più alto, non fu ostracizzato per niente e continuò tranquillamente a frequentare potenti e celebrità, anzi, la frequentazione, ancora non provata, delle frequentazioni post 2008 di Donald Trump o di Bill Clinton è al centro dell’importanza degli Epstein file.
Tornando al caso Signorini, Fabrizio Corona non gode della percezione del New York Time o del New Yorker e fino a questo momento non si ha sentore di nessuna massa critica anche se Corona, esplicitamente, ha parlato di “circa 500” presunte vittime di questo “sistema” (immagino di riferisca al “sistema” e non a Signorini, molestare 500 persone altrimenti diventerebbe un lavoro). Stasera, però, Antonio Medugno parlerà e, a quanto dice Corona – e come riportato da organi di stampa - dichiarerà di “avere subito molestie, abusi e violenza sessuale da parte di Alfonso Signorini”, annunciando: “Testimonianze clamorose nuove, CHAT, AUDIO, e altre SCANDALOSE FOTOGRAFIE, nella puntata EP. 20 “IL PREZZO DEL SUCCESSO” PARTE DUE” (le maiuscole sono di Fabrizio Corona). Per la legge italiana, in caso di abusi e violenze sessuali la procedibilità di ufficio è esclusa e ci vuole una querela di parte (eccezioni solo in caso di minorenni o di persone affette da disabilità). La domanda è: Medugno ha sporto querela o si limiterà a raccontare da Corona di essere stato vittima di questi abusi e violenze? Ci sembra difficile la seconda ipotesi, poiché Medugno si esporrebbe a una querela da parte di Signorini per diffamazione che, ove non arrivasse, sarebbe un problema per Signorini, perché sarebbe percepita come ammissione di colpa (sto parlando di percezione).
Quello che è certo è che la puntata di Falsissimo di stasera segnerà una linea netta. E da domani capiremo se viviamo in un paese normale o, come sostiene Fabrizio Corona, in una finta repubblica televisiva dominata da padroni delle ferriere. Ma credo che a nessuno convenga essere percepiti così.