Un vecchio autobus di 17 anni che aveva percorso 1 milione e 40mila chilometri è stato distrutto da un incendio in Lucchesia. Tuttavia, questo non è un caso isolato poiché ci sono altri autobus ancora più vecchi di 20 anni in circolazione nella stessa regione. La causa di questa situazione è dovuta alla mancanza di investimenti nel settore del trasporto pubblico, per via di un lungo periodo di incertezza legale tra i vecchi gestori e quelli subentrati dopo. Quando la società nuova ha preso in carico il servizio, si è resa conto di avere un parco macchine composto da vecchissimi bus, di cui 77 sono stati subito rottamati e altri 200 sono stati respinti perché non soddisfacevano gli standard minimi. A dicembre 2021, secondo i dati di At, c'erano 242 autobus nuovissimi con al massimo 3 anni di utilizzo e altri 722 tra i 4 e gli 8 anni di vita. Tuttavia, 436 autobus erano invece prossimi alla fine del loro ciclo di vita, con un'età tra i 9 e i 14 anni. La maggior parte del parco autobus, 1.326 veicoli, era costituito da mezzi che avevano 15 anni o più, il 49% del totale. In pratica, gli autobus con almeno 9 anni rappresentavano quasi il 65% del parco mezzi. Questo scenario è preoccupante, soprattutto perché secondo At, neppure la loro manutenzione era adeguata. Al momento del subentro, su circa 2.700 mezzi, appena 400 circa presentavano i copribulloni gialli alle ruote: si tratta di pezzi di plastica che servono a confermare che i bulloni sono ben serrati; se invece sono saltati, significa che il bullone si sta svitando. Così, l'Integro Evobus della Mercedes, immatricolato nel 2006, che ha preso fuoco in Lucchesia, per poi scivolare in discesa perché il freno a mano non reggeva la pendenza, andando a colpirne un secondo, non era neppure il più vecchio e malmesso della flotta. Le leggi attuali non aiutano a migliorare la situazione.
Un ingegnere della motorizzazione di Firenze ha spiegato che i pullman possono viaggiare per molti anni e per molti chilometri, a meno che non superino il limite per gli Euro 2, che entrerà in vigore nel 2024 solo per il servizio pubblico. Il discrimine è superare la revisione, che si concentra su emissioni, inquinamento acustico e sistema frenante. L'ingegnere ha recentemente promosso alla revisione un pullman di 1 milione e 150 mila chilometri, dicendo che è normale. Tuttavia, secondo i dati di AT, l'età media dei bus che hanno ereditato nel dicembre 2021 era vicina ai 14 anni, contro i 12 anni in media in Italia e i 10-11 anni in Francia. A dicembre 2022, nonostante l'invecchiamento del parco mezzi, AT ha abbassato l'età media a circa 12 anni, grazie all'introduzione di 196 nuovi bus e 36 milioni di investimenti fatti nel primo anno. L'obiettivo a fine 2023 è di scendere sotto gli 11 anni, con 157 nuovi mezzi e entro il 31 dicembre 2025, con altri 967 bus nuovi, l'età media sarà di 6,35 anni. Resta ancora da vedere come si gestirà la manutenzione. L'azienda, dopo un anno e mezzo, avrebbe dovuto essere in grado di garantire che i propri mezzi, soprattutto quelli utilizzati per il trasporto di bambini, non andassero a fuoco. L'azienda ha dichiarato di aver adottato un nuovo sistema di manutenzione, con una scheda per ogni autobus, contenente l'elenco di tutti i problemi per prevenire eventuali guasti e acquistare i pezzi di ricambio in anticipo. Tuttavia, alcune fonti dicono che, con il cambio di gestione, non sono stati forniti dati storici e quindi tutto dipende dall'esperienza dei dipendenti che già lavoravano alla manutenzione.