Dal giorno 1 maggio in Germania si potrà viaggiare in tutti i mezzi pubblici, dagli autobus ai treni regionali, con un abbonamento unico di 49 euro al mese. È il cosiddetto “Deutschlandticket”, il biglietto valido per tutto il territorio tedesco, a cui i Land, gli Stati regionali che compongono la federazione, potranno applicare una scontistica per studenti e disoccupati. Una novità, quella stabilita dal governo di Olaf Scholz, giunta dopo mesi di dibattiti, che segue il drastico taglio del prezzo del trasporto locale dell’estate scorsa, fissato a soli 9 euro al mese. A ogni modo, il “Deutschlandticket” è stata accolto, com’era prevedibile, con favore dagli utenti, che nei primi tre giorni di prevendita, partita il 3 aprile, hanno acquistato già 250 mila abbonamenti “globali”. L’attuazione sarà compito degli Stati regionali, con cui il governo centrale dividerà a metà il costo complessivo: 1,5 miliardi l’uno, per un totale di 3 miliardi di euro.
Il ticket unico valido in tutta la Germania è naturalmente sostenuto anzitutto dai Verdi, che per bocca di Katharina Dröge, capogruppo al Bundestag, il parlamento tedesco, hanno accolto trionfalmente la svolta con queste parole: “Stiamo osando fare qualcosa mai vista prima: rivoluzionare una volta per tutte il complicato sistema tariffario, creando un biglietto uniforme e semplice per tutti in Germania, così da renderlo anche accessibile”. I critici, invece, fanno presente che la misura, volta a venire incontro alle classi popolari travolte dall’inflazione (e che possono trovare comunque alta la cifra di 49 euro), sarà un’ulteriore mazzata per il buco finanziario del trasporto pubblico tedesco, che si aggira sugli 11 miliardi di euro solo per le spese correnti.