Red Ronnie stupisce ancora. Stavolta il critico musicale vicino al mondo delle teorie complottiste, oltre che contrario a vaccini e Green Pass in periodo di Covid, si è occupato delle macchinazioni che potrebbero celarsi dietro un gesto compiuto quotidianamente da milioni (se non miliardi) di persone: quello del rifornimento al distributore di carburante. A quanto pare Gabriele Ansaloni (vero nome di Red) è convinto che l’apparecchio per il self service sia progettato per rubare i dati di automobilisti e motociclisti per poi tracciarli. L’intervento in video pubblicato su Red Ronnie Tv e diffuso sui social ha suscitato una buona dose di dileggio, ma c’è anche chi ha sottolineato che non necessariamente sollevare allarmi sul traffico di dati sia un delirio complottista. Anche se in come si è espresso Red Ronnie forse oggettivamente qualcosa non torna...
Red Ronnie a quanto pare si è risentito perché sul terminale del distributore di carburante, dopo aver inserito la carta per il pagamento, gli è stato chiesto di specificare se volesse rifornirsi con benzina o gasolio: “Stasera, per fara capire come siamo, sono andato a fare benzina, diesel anzi. Ho messo dentro la carta di credito e io avevo a disposizione solo una colonnina, la colonnina numero 8. Bene, la colonnina numero 8 prevede benzina e diesel. Bene, metto dentro la carta di credito, è tutto ok. Mi chiede «Fai benzina o diesel?» Che cazzo te ne frega? Hai il contatore dei soldi, io metto dentro”. Perché allora? Per Red “semplicamente vogliono associare il mio numero della carta di credito alla macchina che ho. Mettendo diesel mi associano diesel e vendono i miei dati. Capito come funziona? Noi siamo tutti per entrare nei loro algoritmi”
Sempre a proposito di auto, nei mesi scorsi Red Ronnie era stato protagonista di un incidente, non senza conseguenze.