Giunta lombarda, editoria, lotte intestine, feudi blindati da sblindare. In queste ore sta succedendo il finimondo. Voci di corridoio, attendibili non so quanto (è anche l’ora dell’aperitivo) raccontano di una Meloni che non abbia preso tanto bene l’affrmazione di La Russa “vuole controllare tutto” e nel contempo, sempre da La Russa, il pizzino mandato a Fontana “molti dei voti non sono suoi”. La Lombardia si sta, o si stava blindando, intorno a La Russa e alla Santanché. Non solo con i nomi della giunta, ma anche con l’operazione “Angelucci”, che acquistando Il Giornale e La Verità, e avendo già la proprietà di Libero, si sarebbe assicurato il controllo sull’informazione di centrodestra lombarda.
Un catenaccio, una melina, un tiki taka. Che – pare, si dice, si mormora – la Meloni non abbia preso benissimo perché di fatto la escluderebbe dal controllo sulla Lombardia, comunque la più importante, economicamente e internazionalmente, regione italiana. Pare sia anche questo il motivo per cui alla notizia della vendita, data per conclusa, de “La Verità” agli Angelucci, con contratto “bombastico” per Belpietro, notizia data da Dagospia, e quindi super attendibile, sia seguita, alle 22.05 una smentita di Belpietro all’Adnkronos. Chi conosce il giornalismo sa che non si lanciano agenzie a quell’ora, quando già i giornali sono “chiusi” e i tg di prima serata già dimenticati. Sembra quindi un’agenzia “politica”, un pizzino. Adesso, di sicuro non sappiamo se sia stata la Meloni, che avendo avuto notizia della capitolazione de “Il Giornale”, nonostante Silvio piantasse i piedi, voluta assolutamente dai figli, abbia voluto stoppare questo “regime” editoriale lombardo in una regione dove, forse ma forse, La Russa e la Santanché stavano formando un feudo inespugnabile. O se sia stato Belpietro, certo non il primo arrivato, e furbissimo, a temporeggiare per alzare il prezzo.
È una storia fantastica di dietrologia e rumor, quella che si sta consumando in queste ore per il potere in Lombardia. Sarà vero che La Russa e la Santanché vogliono attestarsela in barba sia a Fontana che alla Meloni? Sarà vero che la Meloni stia reagendo botta su botta? Sarà vero che la giunta annunciata in serata dovrà invece vedersela con queste lotte – legittimissime – per la spartizione del potere lombardo, che comunque è la regione, economicamente, più ricca? La serata si fa interessante, tra politica, editoria e voci di corridoio, che possono essere attendibili come no. Ma comunque divertenti un casino.