Che il virus del Covid sia uscito dai laboratori di Wuhan è ormai un fatto ampiamente riconosciuto, anche se manca ancora la conferma ufficiale da parte della Cina, accompagnata dalle inevitabili giustificazioni. È assurdo che, nonostante tutto, nessuno sia stato punito o abbia pagato per quanto accaduto. A rimetterci, come sempre, sono solo i cittadini, mentre i nostri amministratori e funzionari governativi, pagati con le tasse dei contribuenti, continuano a mantenere il loro ruolo, senza mai lasciare spazio a figure più competenti, meno corrotte e meglio preparate. Un esempio lampante è quello di Ursula von der Leyen: come può essere ancora in prima linea a rappresentare i cittadini europei? È giunto il momento di dire basta. Non possiamo più tollerare questa situazione. È necessario avviare una raccolta firme, sia a livello europeo che mondiale, per ottenere finalmente delle risposte. Il virus è uscito da qualche parte e lo sappiamo. La Cina deve chiarire chi è responsabile. Esistono indagini globali sui crimini contro l’umanità?
Comprendo che chi ha riposto piena fiducia nella scienza e si è sottoposto alla vaccinazione, magari solo per un quieto vivere, possa voler restare saldo nelle proprie convinzioni, anche di fronte a morti improvvise o malattie inattese. Se mi trovassi in quella situazione, probabilmente cercherei anche io di giustificarmi. Tuttavia, credo che, prima o poi, una voce interiore spingerebbe a smettere di ignorare la realtà e a contribuire, nei limiti del possibile, a riscrivere correttamente la storia, affinché i responsabili non restino impuniti e situazioni simili non si ripetano mai più. Intanto, in alcuni Stati americani si stanno già preparando addestramenti per la popolazione in vista di possibili radiazioni nucleari. Siamo pronti a reagire o continueremo a mettere la testa sotto la sabbia e a farci ingannare? Qui troverete un link per chiedere giustizia a livello internazionale. È fondamentale istituire una Giornata mondiale non solo per ricordare le vittime innocenti del Covid-19 e i responsabili della sua diffusione, ma anche per riflettere su tutto ciò che è successo. Il popolo non dimentica.