Paolo Crepet boccia l’iniziativa voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini per provare evitare che chi abbia ecceduto con l’alcol si metta alla guida: “Un Governo serio – il commento dello psichiatra e sociologo riportato dal Fatto – non può proporre taxi gratis per chi beve in discoteca”. Il primo esperimento di “navette” a disposizione di chi altrimenti potrebbe salire in auto in stato di ebbrezza (o comunque con tasso alcolemico superiore ai limiti) c’è stato all’uscita del locale Muretto di Jesolo: “L’idea di per sé – le parole di Crepet – è quasi offensiva per la signora che deve fare la chemio e deve pagarsi il taxi. Tutto il resto è roba da osteria. Il messaggio è chiaro. Ubriaconi di tutto il mondo unitevi, per fare la parodia di Marx. Vorrei capire la ratio, siamo noi a dover pagare questi taxi”.
E ancora, contro il Governo ma non solo: “Si fanno tagli sulla salute, alle scuole, poi a qualcuno viene l’ideona di pagare il taxi a una famiglia che ha la Porsche sotto il sedere. […] Tutti i genitori sono d’accordo? Io che riempio le piazze, mi chiedo fuori dall’ironia: cosa ci vengono a fare ad ascoltarmi se questo è il risultato? Se leggessero davvero i miei libri, riderebbero di fronte a queste cose. Mi interessa parlare non solo del proponente ma del silenzio compromettete del genitore che fa il pusher nel dare cento euro al figlio sapendo che vanno in Spritz e quant’altro e – la conclusione di Crepet – pretende che paghiamo la sua incapacità educativa”.